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EuroLeague Fantasy Challenge, Top e Flop G11

I miglior e peggiori in ottica EuroLeague Fantasy Challenge: Ibaka dominatore

Turno che ha visto l’incredibile KO del Real Madrid, che si butta letteralmente via interrompendo la striscia vincente a 10. Ne approfittano Barcellona e Monaco per accorciare in classifica.

Apriamo il doloroso capitolo italiane: un doppio KO che fa veramente male, considerato le avversarie. La Virtus si spegne nell’ultimo periodo e il Bayern fa festa, Milano non si accende mai e lo Zalgiris si riprende dal suo momento no.

Top

Serge Ibaka (FC Bayern Munich) 37.4 PT: lentamente si sta trasformando da incognita, visti i problemi fisici, a dominatore del pitturato bavarese. Sotto la sapiente guida di coach Laso sta tornando il Serge Ibaka dei tempi d’oro, quelli in cui la sua sola presenza metteva paura agli avversari.

Edgaras Ulanovas (Zalgiris Kaunas) 35.2 PT: chirurgico, preciso e determinante. Sono questi gli aggettivi che meglio descrivono la gara del lungo lituano, vero mattatore della sfida del Forum. Segna, prende rimbalzi e smista gioco, difficile chiedere di più.

Nicolas Laprovittola (FC Barcelona) 34.1 PT: caldo come un ferro da stiro. 8/10 da tre è un dato pazzesco con cui tirare al campetto, figuriamoci in una partita di Eurolega! Per l’italo-argentino la serata della vita, una delle tante di questa strepitosa annata a livello personale, dove si sta consacrando tra i migliori nella competizione.

Flop

Jonas Mattisseck (ALBA Berlin) -5 PT: prendersela con lui per la pessima gara dei tedeschi è eccessivo. Certo è il peggiore dei suoi, ma in una squadra dove veramente in pochi stanno riuscendo a emergere, non è nemmeno facile dare il proprio contributo.

Kostas Papanikolau (Olympiacos Pireaus) -4 PT: male male. Il veterano greco sbaglia clamorosamente la partite, lasciando in ambasce tutto il reparto lunghi bianco rosso, che finirà in balia dei pari ruolo monegaschi. Il capitano affonda insieme a tutta la nave.

David Lighty (LDLC ASVEL Villeurbanne) -4 PT: qualche stagione fa era il faro della formazione francese, ora sta declinando verso la fine della carriera e si deve accontentare di un ruolo da comprimario. Il problema è che 25′ di nulla cosmico non sono ruolo da comprimario, bensì da ultimo delle rotazioni. Serve ritrovare la grinta dei giorni migliori.

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