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Fanta LBA, Top e Flop G14: la rinascita di Ristic

Nuovo anno, vecchie abitudini: ecco i nostri Top e Flop

Inauguriamo il nuovo anno con la quattordicesima giornata di Dunkest LBA, la penultima prima del giro di boa.
A tal proposito ricordiamo una delle novità più importanti di questa nuova stagione Dunkest, con la possibilità di ricominciare da zero con il campionato Mid-Season e una nuova classifica a partire dalla prima giornata di ritorno. Clicca qui per scoprire tutti i dettagli.

Top

1. Dusan Ristic (Germani Brescia) 44.5 PT: rovinosa sconfitta interna per la Germani, che getta al vento la partita dopo aver controllato per larghi tratti. Nonostante il ko non sono mancati gli aspetti positivi, con Dusan Ristic che appare rinato realizzando la miglior gara della sua stagione. Il centro serbo domina letteralmente nel pitturato, facendosi beffe dei suoi diretti avversari. Cattura tutti i rimbalzi possibili arpionandone ben 17 (di cui 8 in attacco), ed è ispiratissimo a livello realizzativo con 23 punti a referto. La sua prestazione non è bastata per centrare la vittoria, ma la strada intrapresa è quella giusta. Determinato.

2. D’Angelo Harrison (Happy Casa Brindisi) 39 PT: torna al successo Brindisi, spuntandola nel finale contro una coriacea Trento. A dominare la scena ci ha pensato come al solito D’Angelo Harrison, dimostrando ancora una volta tutto il suo talento. Il prodotto di St. John’s è sempre attivo in tutte le fasi del gioco, risultando pericoloso in attacco e utilissimo a rimbalzo. Salta in testa a tutti catturando ben 13 rimbalzi e chiudendo la sua prima doppia-doppia stagionale con 18 punti, tra i quali le due triple nel finale che hanno deciso la partita consegnando la vittoria ai biancazzurri. Decisivo.

3. Brandon Taylor (UNAHOTELS Reggio Emilia) 39 PT: ko tra le mura amiche per la Reggiana, che deve alzare bandiera bianca dopo un overtime. Tra i migliori per gli uomini di coach Martino c’è senza dubbio Brandon Taylor, che conferma il suo buon periodo di forma. L’ex Bergamo è il vero metronomo della squadra, ricoprendo alla perfezione il proprio ruolo. È ordinato e sempre una spina nel fianco per la difesa avversaria, riuscendo a costruire per sé stesso e per i compagni. Doppia-doppia da 18 punti e 10 assist per lui, che sta diventando un’arma sempre più importante per la compagine reggiana. Talentuoso.

Menzione d’onore

Leonardo Totè (Fortitudo Lavoropiù Bologna) 26.8 PT: terza vittoria consecutiva per la Fortitudo, con la cura Dalmonte che sortisce sempre più i propri effetti. Tra chi più sta beneficiando del cambio di giuda tecnica c’è Leonardo Totè, che continua a macinare gioco trovando una continuità insperata. Il lungo classe ’97 parte dalla panchina ma si fa trovare subito pronto in campo, risultando il miglior realizzatore dell’intero incontro. Centra il bersaglio anche dalla lunga distanza con ben tre triple segnate, e mostra i muscoli nel pitturato mettendo il punto esclamativo con una schiacciata in alley-oop da Top 10. Inarrestabile.

Flop

1. Joshua Bostic (UNAHOTELS Reggio Emilia) -7.8 PT: citiamo un altro giocatore reggiano, questa volta tra i flop. Stiamo parlando di Joshua Bostic, che indossa il casco da cantiere costruendo un palazzo a suon di mattoni. L’ex Caserta si fa sentire in difesa e mette a segno la tripla che vale l’overtime, ma sbaglia troppo al tiro mandando sul ferro ben 18 tentativi dal campo. Fa la frittata nel supplementare, commettendo il quinto fallo facendo precipitare il proprio punteggio Dunkest. Muratore.

2. JaCorey Williams (Dolomiti Energia Trentino) -4.8 PT: secondo stop consecutivo per Trento, che si arrende al PalaPentassuglia. Tra chi ha steccato completamente l’incontro c’è JaCorey Williams, con la peggiore partita della sua stagione. È nervoso e impreciso sin dalla palla a due, non riuscendo mai a mettere la sua solita intensità sul parquet. Rimane in campo per soli 12 minuti, nei quali totalizza il peggior plus/minus della sua squadra. Inguardabile.

3. Luca Vitali (Germani Brescia) -4.5 PT: torniamo a Brescia, con Luca Vitali che torna a deludere. L’esperto play biancoblu non riesce a bissare l’ottima prestazione di due settimane fa, risultando invisibile in campo. In 15 minuti perde quattro palle e non è mai pericoloso, sbagliando anche un’importante tripla sul finale di gara. Spento.

Menzione d’orrore

James Bell (Happy Casa Brindisi) -1 PT: ancora un brindisino nella nostra rassegna, di diritto nella nostra menzione d’orrore. L’ala classe ’92 è a dir poco dannosa, forzando conclusioni in attacco e mostrandosi distratto in difesa. Non è un caso che il miglior momento di Brindisi sia coinciso con la sua sostituzione, con le riserve decisamente più in palla dello statunitense. Disastroso.

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