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NBA Draft Preview, 3° posto: Paolo Banchero

Il nostro portabandiera è tra i più ambiti di questo NBA Draft 2022, un giocatore su cui scommettere

Il nostro sogno è vederlo giocare EuroBasket (o al più tardi le Olimpiadi) con i colori azzurri indosso. Il suo unico anno al college è stato a Duke sotto le istruzioni di una leggenda come Coach K e per poco non ha riportato a Durham il titolo nazionale. Il 23 giugno sarà il giorno in cui il nativo di Seattle diventerà un giocatore NBA.

Destinazione: Houston Rockets

Lo scorso anno Jalen Green, in questo Draft può arrivare Paolo Banchero ed insieme promettono fuochi d’artificio. Un roster giovane più votato all’attacco che alla difesa, ma tanto talento e margine di crescita puntando verso un ritorno in grande stile ai vertici della Western Conference nel giro di un paio di stagioni.

Stephen Silas potrà contare su un reparto lunghi intercambiabili e di altissima qualità a cui dovrà infondere un po’ di quella mentalità difensiva che contraddistingueva papà Paul sul parquet. L’aggiunta di Banchero al gruppo garantisce ulteriore spettacolo sopra al ferro e la possibilità di sfruttare maggiormente il gioco in post.

Punti forti

La sua forza fisica legata al modo in cui tratta il pallone è da giocatore di primissima fascia. Il gioco in post è tra le sue armi migliori, ma grazie all’atleticismo di cui è dotato può penetrare in una difesa schierata concludendo di potenza con una bimane. Il sapiente utilizzo dei suoi mezzi rende ogni suoi movimento estremamente fluido.

Una delle qualità principali di Banchero è legata al tiro: il numero 5 di Duke può tirare su tre livelli ed è capace di prendersi conclusioni off the catch e costruirsi tiri di sua spontanea volontà. Il fade-away è una delle armi migliori con cui manda nel panico il diretto marcatore; ottimo nel battere l’avversario sul primo passo e nel guidare la transizione.

Tra i migliori agonisti a rimbalzo del basket collegiale e potrà portare questa sua caratteristica ad un altro livello una volta giunto nella NBA. La sua visione di gioco e l’altruismo sono altri due punti da non sottovalutare nella pallacanestro di Paolo Banchero, bravo a trovare spazi angusti in cui far passare la palla e servire sempre il compagno più libero.

Punti deboli

La difesa dell’italo-americano è quasi tutta da costruire. Nonostante un corpo in grado di contenere ogni sorta di contatto, le letture difensive di Banchero sono tutt’altro che di primo livello. A volte manca di intensità, altre di lucidità e di voglia nello stare incollato al portatore; la mancanza di rapidità nei piedi lo rende innocuo nella difesa perimetrale.

Un grosso interrogativo è legato alla sua tenuta fisica, poiché più volte il suo corpo ha mostrato segni di cedimento dopo solo un tempo disputato. Questa mancanza di resistenza nella seconda parte della partita lo porta a prendere conclusioni affrettate, peggiorare in fase difensiva e sempre più rapidamente uscire dalla partita non avendo chance di recuperare energie.

Anche l’attacco però ha pecche da non sottovalutare e perlopiù legate alla condizione in cui prende determinati tiri. In ritmo è letale per ogni genere di difesa, ma se lo spazio non consente la conclusione e viene richiesto un tempo di gioco ulteriore, il nativo di Seattle perde subito verve e i suoi tiri vanno tutti o troppo larghi o troppo corti. Se costretto ad esitare, ogni attacco diventa inoffensivo.

Conclusione

Noi ci auguriamo che il suo impatto nella Lega sia subito incredibile, così come se lo augurano i Rockets sempre più convinti di sceglierlo alla numero 3. Deve ancora compiere 20 anni e può migliorare in tutti gli aspetti del suo gioco, ma la NBA richiede sacrificio e poco tempo viste le aspettative nei suoi confronti. Se cresce, Banchero può diventare un All-Star fin da subito.

Per vedere il Mock Draft Dunkest 2022 completo clicca qua.

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