Un Warrior per 10 minuti: la bravata di “Fake Klay Thompson”

Raggiunge il parquet del Chase Center e si riscalda per 10 minuti: Fake Klay Thompson “bannato” a vita dal palazzetto degli Warriors

Fake Klay Thompson

Si chiama Dawson Garley ed è l’unico, per ora, in grado di infiltrarsi al Chase Center e riscaldarsi come un giocatore NBA. Peccato che questa bravata gli sia costata l’esclusione a vita dal nuovo palazzetto dei Golden State Warriors e una multa di ben 10.000 dollari.

E’ accaduto tutto attorno a gara 5, quando il “Fake Klay Thompson”, in cerca dello store della squadra (così ha detto, come si vede nel suo video su YouTube) ha ingannato la sicurezza dal Chase Center, con la sua forte somiglianza al giocatore numero #11 di GSW, per arrivare poi fino al parquet e tirare a canestro.

Non mi sono pentito. Ne è valsa la pena

Dawson Garley, via Twitter

Dopo soli 10 minuti, la sicurezza del palazzetto si è accorta che Dawson non era Klay e l’ha scortato verso l’uscita. Pochi minuti dopo è arrivata anche la comunicazione del Vice Presidente del Servizio di Sicurezza che non sarebbe più potuto entrare nel luogo in cui gli Warriors potrebbero festeggiare la vittoria alle NBA Finals, in caso di vittoria in gara 6 a Boston o in gara 7 nella Baia.

Un sogno che in una decina di minuti si è trasformato in un vero e proprio incubo.

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