NBA, la corsa sfrenata a Victor Wembanyama

L’NBA si appresta ad assistere a una sfrenata lotta per riuscire ad avere la possibilità di mettere le mani su Wembanyama

Victor Wembanyama in maglia Metropole

Difficile nascondersi dietro a un dito, praticamente impossibile. Dopo aver ammirato le gesta di Victor Wembanyama in terra americana, in tour con i suoi Metropolitans ’92 in quel di Las Vegas, l’acquolina in bocca si è trasformata in vera e propria fame. Il talento francese ha sciorinato doti che non appartengono ad altri esseri umani.

224 cm di altezza a soli 18 anni. Uno scherzo della natura in grado di dipingere pallacanestro, suonando melodie che dovrebbero, per conformazione fisica, essergli proibitive anche da immaginare. Se è vero che negli ultimi anni il basket ha intrapreso una strada dalla quale non si può più tornare indietro, con una serie di unicorni con mani e movenze da playmaker, Wembanyama è l’apoteosi di questo tipo di cestista.

Il classe 2004 ha impressionato e stupito tutti, dal primo degli appassionati all’ultimo dei giocatori, inclusi Durant, LeBron James e Giannis, ognuno dei quali ha espresso pareri estasiati dopo aver visto all’opera la futura prima scelta.

Il nativo di Akron, prossimo a superare il record di Abdul-Jabbar nel corso di questa stagione, non si è nascosto:

Tutti sono diventati degli unicorni negli ultimi anni, ma lui è più come un alieno. Nessuno ha mai visto nessuno così alto eppure così fluido ed elegante nei movimenti. Sa fare mille cose in campo: mette palla per terra, tira in step back dal post e tre punti, tira sugli scarichi, stoppa tiri. Di sicuro è un talento generazionale e speriamo che rimanga in salute, che è la cosa più importante

LeBron James

Un talento generazionale in grado di creare un hype paragonabile solo a quello suscitato dall’esplosione di LeBron James alla St. Mary’s High School a inizio millennio. Senza aver mai messo piede in NBA, Wembanyama, da europeo, ha già avuto l’onore di prendersi la copertina di SLAM, la rivista di pallacanestro più importante e iconica del pianeta. Nonostante manchino ancora 8 mesi al prossimo Draft NBA, è impossibile evitare di pensarci, soprattutto per chi punta a riemergere dai bassifondi della lega.

Quest’anno, più che mai, sarà dura concentrarsi sulla stagione senza proiettarsi nel futuro. Provare a vincere e raccogliere una trentina di successi o impegnarsi negativamente per perderne il più possibile aumentando le chance di vedere estratto il proprio nome alla lottery? Una scelta apparentemente semplice, ma che nessuno può dichiarare apertamente.

Mostrare miglioramenti, nascondendosi e preservandosi. Un talento puro ed epocale come Victor Wembanyama non si vedeva da tempo. Per questa ragione, a prescindere dall’opinione, tutto è lecito, benché sconfitta non si traduca esclusivamente con prima scelta assoluta.

Indiana Pacers, Houston Rockets, OKC, San Antonio Spurs, Orlando Magic, Detroit Pistons. Alcune delle squadre che proveranno a mettere le mani sul fenomeno francese. Gruppi talentuosi che, con l’aggiunta del giocatore dei Metropolitans ’92, si trasformerebbero in future contender. Immaginate Wembanyama insieme a Paolo Banchero, in coppia con Cade Cunningham o con Tyrese Haliburton. L’alieno di 224 cm, ovunque sia destinato ad atterrare, cambierà le sorti di questo sport e della lega, spostando inevitabilmente gli equilibri prossimi.

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