NBA, Adam Silver e il rendimento degli arbitri

La famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il fallo non fischiato ai danni di LeBron James, tornato in campo dopo aver saltato 3 partite, commesso da Jayson Tatum durante l’ultimo Celtics-Lakers vinto da Boston. Gli arbitri NBA sono sempre più sotto esame, continuamente al centro di critiche a causa dei crescenti errori.

Le accuse maggiori, tornando a fare riferimento al caso appena citato, sono state rivolte al fatto che gli arbitri non potessero fare nulla per rivalutare l’azione, dal momento che non esiste il challenge quando non viene chiamato il fallo. Adam Silver, a tal proposito, è intervenuto parlando della situazione arbitrale, chiarendo alcune questioni.

Gli arbitri sono i responsabili. Come lega tendiamo a non concentrarci sulla loro disciplina, evitando di parlare della loro condotta. Tuttavia le loro decisioni in campo, l’atteggiamento e la qualità delle chiamate influiscono notevolmente sulla loro stagione e sulle designazioni. Per questo motivo esiste un sistema di valutazione con cui prendiamo le nostre decisioni

Adam Silver

Il Commissioner NBA, che ha anche commentato negativamente le richieste di trade dei giocatori, ha poi continuato spiegando che è difficile trovare una soluzione per i casi come quello occorso durante la sfida del TD Garden.

La gente si è lamentata per l’episodio di Celtics-Lakers perché non c’è stata la possibilità di rivederlo. Tuttavia, se l’arbitro non fischia il fallo, non esiste la possibilità di chiedere il challenge e controllare l’accaduto. Qualora ci fosse, la squadra avversaria potrebbe benissimo chiedere di tornare ulteriormente indietro con le immagini sostenendo che prima dell’episodio incriminato ce ne fosse un altro. Non è una soluzione

Adam Silver

Vedremo se tra le tante novità che ci saranno nei prossimi anni nella lega, il Commissioner NBA valuterà anche un radicale cambiamento delle regole e degli strumenti a favore degli arbitri.