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Grizzlies, la NBA apre un’indagine su Ja Morant

La NBA ha aperto un’indagine su Ja Morant per aver mostrato una pistola su Instagram. Quali saranno le conseguenze per la stella dei Grizzlies?

Clamoroso quanto sta succedendo in questi giorni ad una delle stelle più brillanti della lega: l’immagine di Ja Morant, a causa di tutta una serie di comportamenti molto al di sopra delle righe, viene messa fortemente in discussione.

L’ultima trovata del numero 12 dei Grizzlies è stata, dopo le recenti accuse di aver aggredito e minacciato con una pistola un 17enne in un centro commerciale di Memphis, aver esibito una pistola durante una diretta su Instagram, peraltro svolta in un nightclub dopo la sconfitta contro i Denver Nuggets.

A livello penale non è illegale possedere armi negli USA, mentre i rischi sono più concreti per la presunta aggressione (l’agente del giocatore le ha definite “accuse diffamatorie”), ma di sicuro l’NBA (e verosimilmente la stessa franchigia dei Grizzlies) non può accettare comportamenti simili, soprattutto per quanto riguarda i danni di immagine e in termini di sponsor; da poco sono state pubblicate le dichiarazioni di Mike Bass, membro dell’amministrazione della NBA a riguardo:

Siamo a conoscenza del comportamento di Ja Morant durante una live sui social media e stiamo indagando

Mike Bass

Tralasciando il talento del roster dei Grizzlies, che non si può discutere, sembra evidente dai comportamenti dei suoi giocatori, a partire proprio dal volto della franchigia (e dalle continue discussioni che riguardano Dillon Brooks e le sue dichiarazioni), che la fama di “bad boys” che si sono costruiti negli ultimi due anni stia danneggiando loro stessi in primis, rischiando seriamente di compromettere il futuro di una franchigia che finalmente sembrava pronta a salire ai piani alti della lega.

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