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Draymond Green, nuove critiche al CBA e agli NBA Awards

Draymond Green riflette sul nuovo standard (le 65 partite) che serve raggiungere ai giocatori per candidarsi agli NBA Awards

Risalta chiaramente dalle parole di Draymond Green, la contrarietà all’ultimo accordo che la NBA e la NBPA hanno raggiunto per il prossimo CBA (Contratto Collettivo) che entrerà in vigore dal 2024.

Green, che già negli scorsi giorni aveva commentato negativamente i nuovi accordi economici sui termini contrattuali dei giocatori (dicendo che dovrebbero guadagnare di più…), ha criticato anche il nuovo standard per cui i giocatori possono ambire agli NBA Awards giocando un minimi di 65 partite.

Lo apprezzano, lo apprezzano tutti fino a quando non ci saranno giocatori scarsi e che vinceranno premi perché altri giocatori non si sono qualificati. Quale NBA stiamo rappresentando?

Draymond Green, via The Volume Sports

Green ha continuato, definendo l’accordo (che ha portato alla nascita del tanto discusso NBA In-Season Tournament) in sé “ridicolo”.

Credo che i dirigenti smetteranno di lamentarsi quando dovranno estendere il contratto a quei giocatori All-NBA. Noi ci lamenteremo quando gli daranno massimi o super massimi salariali

Draymond Green, via The Volume Sports

Draymond ancora una volta non adotta mezze misure nell’esprimere la sua opinione in merito ad un tema attuale.

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