I Mavs di Doncic e Irving uno dei fallimenti più grandi in NBA?!
La stagione dei Mavs termina qui e il fallimento della coppia Doncic-Irving è ufficiale. Decisiva la rimonta subita dai Bulls
Che brutta fine per la stagione dei Dallas Mavericks di Luka Doncic e Kyrie Irving! La sconfitta subita in rimonta contro il quintetto di riserva di Chicago rappresenta il termine delle speranze per il Play-In, in favore dei Thunder.
Il modo in cui i Mavs sono arrivati alla partita la dice lunga su quante cose non abbiano funzionato quest’anno: nonostante i Bulls avessero già annunciato la non belligeranza, lasciando fuori praticamente tutti i big e di fatto concedendo una vittoria facile, i texani hanno risposto facendo riposare tutto il primo quintetto ad eccezione di Luka Doncic, che ha voluto giocare ma è stato ricacciato in panchina dopo il primo quarto.
Nonostante ciò, i vari Jaden Hardy e Reggie Bullock sono riusciti a tenere in piedi Dallas nella prima metà di gara, scavando un ampio solco nel punteggio, ma un calo generale (e l’uscita di scena dei protagonisti dei Mavs odierni) nel secondo tempo ha permesso ai ragazzi di coach Billy Donovan di rientrare e ribaltare definitivamente il risultato.
Come si giustifica l’atteggiamento della franchigia texana? Difficile dirlo, la sensazione che si ha da fuori è che i principali motivi di questo suicidio sportivo siano tre: la consapevolezza della scarsa competitività di questo roster qualora fossero arrivati ai Playoff, uno spogliatoio a pezzi che non vede l’ora di scaricare alcune figure (Kyrie Irving e Tim Hardaway Jr su tutti) e la volontà della dirigenza di arrivare in lottery per proteggere la prima scelta al talentuosissimo Draft 2023.
Il problema è che questa gestione schizofrenica della società non fa altro che aumentare i dubbi, mai troppo velati, che Luka Doncic nutre sull’affidabilità del front office, oltre a non produrre risultati sul campo; lasciarsi scappare un fenomeno come lo sloveno, che già l’anno scorso aveva dato l’ultimatum di 5 stagioni in maglia Mavs per diventare una seria contender, costituirebbe uno dei disastri societari più grandi della storia recente della NBA.