NBA, 11 anni fa l’esordio di Stephen Curry

In pochi avrebbero potuto prevedere un simile impatto nella storia della Lega da parte del playmaker dei Golden State Warriors

Steph al primo anno NBA

Il 28 Ottobre 2009 il mondo era totalmente diverso da come lo vediamo oggi. Pandemia a parte, Obama era agli albori del suo primo mandato, il famoso Triplete dell’Inter non era ancora stato compiuto e i Golden State Warriors avevano diversi colori sociali, un altro logo e soprattutto 3 titoli in meno in bacheca.

Se i primi due eventi non sono stati condizionati dal piccoletto di Akron, il raddoppio dei titoli della franchigia Californiana sono tutto merito di Steph. Nella prima uscita in NBA, il quale anniversario ricade oggi, Curry ha siglato 14 punti con 7 assist e 4 rubate, numeri tutto sommato niente male per un rookie ma briciole se confrontati a quelli della sua fantastica carriera.

Contro ogni pronostico, Curry è riuscito in 11 anni a polverizzare molti record NBA che sembravano fin lì intoccabili ed ha dato il via ad un cambiamento nel gioco a cui tutte le squadre e i giocatori si sono dovuti adattare il più repentinamente possibile. L’avvento di Curry nell’NBA ha avuto l’effetto di un uragano a causa dalle sue caratteristiche di gioco (all’epoca) fuori dall’ordinario. E’ infatti ad oggi il detentore di ben 10 record NBA:

  • Record di tripla segnate in una stagione (402),
  • Record di triple segnate in un’edizione dei playoff (98),
  • Record per partite consecutive con almeno una tripla messa a segno (157),
  • Record per partite consecutive con almeno una tripla messa a segno nei playoff (75),
  • Record per triple segnate nella storia dei playoff (470),
  • Record NBA per triple segnate nella storia delle finali (121),
  • Record NBA per punti segnati in un overtime (17),
  • Record per triple segnate in una finale NBA (9),
  • Record per partite in carriera con almeno 11 triple segnate (6)
  • Record per partite consecutive con almeno 5 triple (6).

Se a questo impatto eccezionale nella storia della Lega ci sommiamo anche i tre titoli NBA vinti e i due premi di MVP stagionale, non possiamo che ammettere di aver assistito, quel lontano 28 ottobre di 11 anni fa, all’inizio della carriera di uno dei giocatori più forti della storia.


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