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Paolo Banchero si confida con Adrian Wojnarowski

Paolo Banchero ha rilasciato una bellissima intervista al podcast di Adrian Wojnarowsk “The Woj Pod”

Dopo la prima annata in NBA, disputata nello stato della Florida con la canotta degli Orlando Magic, è tempo di trarre le prime conclusioni per l’italo-americano Paolo Banchero. A maggior ragione dopo aver messo in bacheca il primo trofeo personale, avendo vinto il titolo di Rookie of the Year 2023.

Il giovane talento dei Magic si è trovato a parlare della sua prima stagione in NBA in un’intervista rilasciata ad Adrian Wojnarowski di ESPN sul suo Podcast “The Woj Pod”. Banchero ha parlato inoltre delle aspirazioni personali e di squadra, di LeBron James, delle differenze tra il mondo dei professionisti ed il college ed altro. Ecco le sue parole:

Ad essere sincero, quest’anno mi è successa una sola volta di rimanere un attimo spiazzato di fronte ad un All Star. Una sola volta, ed è stata la prima partita giocata in casa, ad Orlando, contro i Lakers. Sono rimasto impressionato alla vista di LeBron James. Qualunque cosa facesse, persino un tiro sbagliato, mi sentivo in bambola. Tutti erano lì per vederlo.

Paolo Banchero

Continuando l’intervista ai microfoni di Adrian Wojnarowski, Paolo Banchero ha parlato delle differenze tra l’esperienza al college e quella da professionista.

All’inizio sembrava quasi irreale. Essere lì vicino ad allenatori e compagni, giocare contro i migliori giocatori al mondo. Poi ho realizzato che fosse tutto reale e vero. Si creano legami e connessioni con compagni e allenatori molto diverse rispetto al college. Adesso conosco persone mature, con vite private, famiglia, hobby e questo mi spinge a trovare la mia strada

Paolo Banchero

Una delle domande successive poste al numero 5 degli Orlando Magic è stata riguardo gli apprendimenti dopo il primo anno trascorso in NBA.

Beh, sin dai tempi del college ed anche prima, ho sempre avuto una mentalità di non avere un pensiero fisso o voler fare per forza determinate cose. Quest’anno ho mantenuto questo approccio e giocato interpretando ogni momento delle varie partite. Ho cercato di imparare da ogni singolo minuto trascorso in campo

Paolo Banchero

Ha parlato inoltre delle sue fonti di ispirazione sia nella vita che nel basket, i suoi genitori:

Guardandomi dall’esterno credo di essere un mix dei caratteri dei miei genitori. Mia madre, specie dal punto di vista sportivo, tira fuori tutta la passione che ha dentro, ha grinta e non demorde mai. D’altro canto, mio padre si distingue sempre per il suo comportamento pacato. Ed io sono così: fuori cerco di mostrarmi calmo, ma dentro, specie in campo, ho un fuoco che arde

Paolo Banchero

Proseguendo lungo il percorso dell’intervista, Banchero ha menzionato l’esperienza del Draft NBA e di esser stato la scelta numero 1.

Arrivato al Draft credevo che sarei stato almeno nei primi 2 o 3. Mi ero concentrato solo su due franchigie, ovviamente Orlando era tra queste. I workout erano andati bene, quindi ero molto fiducioso in vista del Draft. Quando ho capito di essere la scelta numero 1 ero al top, è stata un’emozione indescrivibile. Non riuscivo neppure guardare il telefono

Paolo Banchero

Infine, il prodotto di Duke ha parlato degli Orlando Magic e di come sia fondamentale per lui imparare dai migliori giocatori della lega.

Siamo una squadra molto giovane, e nonostante ciò siamo riusciti a giocare molto bene. Quando siamo stati tutti in forma e a disposizione ci siamo accorti che poche squadre potrebbero tenerci effettivamente testa. Mi piace giocare qui, ci divertiamo e puntiamo a migliorare da quanto fatto di buono finora. Personalmente cerco di imparare dai migliori, KD, Tatum, LeBron, per poter essere lo stesso per questa squadra

Paolo Banchero

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