Jordan Poole al centro delle critiche
Sta facendo discutere la prestazione di Jordan Poole in Gara1 con i Lakers, in particolare la sua scelta sul tiro del pareggio
A livello statistico Gara 1 tra Warriors e Lakers è stata la migliore partita di Jordan Poole nei Playoffs: 21 punti con 6 su 11 da dietro l’arco. Qual è il problema allora? La gestione degli ultimi possessi.
Il giocatore dei Warriors infatti si è preso, sbagliando, gli ultimi due tiri della gara. Nel primo caso è stato stoppato da Anthony Davis, mentre nel secondo caso (quello più discusso) ha tirato da molto dietro la linea da tre punti, con ancora 9 secondi sul cronometro.
Il tiro di Poole mi è piaciuto. Non era un tiro ad alta percentuale, ma era libero
Steve Kerr
Da una parte c’è chi lo difende, come il suo stesso allenatore Steve Kerr, che ha giudicato il tiro un “buon tiro”. Dello stesso avviso è anche Steph Curry:
Era in ritmo e libero, mentre io ero marcato
Steph Curry
Sui social però non tutti la pensano così e tra questi c’è anche Isaiah Thomas, che ha commentato: “Perché un tiro da così lontano?”. A questo punto è intervenuto anche Tyrese Haliburton che ha difeso il collega: “Lo avrei preso anche io quel tiro”.
Questa notte ci sarà Gara 2 tra Warriors e Lakers e Jordan Poole, dopo una stagione di alti e bassi, dovrà dimostrare di valere il ricco rinnovo di contratto.
Insomma, è la classica situazione dove, se lo metti sei l’eroe, mentre se lo sbagli ti attaccano: il basket è anche questo, quando segni hai sempre ragione. Il problema in questo caso però è che parliamo di Poole, un ragazzo di 23 anni che dopo una grande stagione si è visto proporre un rinnovo di contratto da 140 milioni in 4 anni, con tutte le alte aspettative annesse.
Secondo molti si sarebbe trattato di un azzardo da parte di Golden State e la stagione in corso sta dando maggiore forza a questa ipotesi, dato che Poole non è ancora riuscito a esprimersi sui livelli della passata stagione e sta anzi mostrando diversi limiti mentali e tecnici.