Jimmy Butler a Williams: “Non sono la persona da stuzzicare”
Jimmy Butler conquista anche gara 2 sul campo dei Celtics: il Trash Talking con Grant Williams decide il match
Gli Heat vincono anche gara 2, quasi sorprendentemente. 111-105 nella seconda partita al TD Garden che inchioda i Celtics con le spalle al muro: il leader è sempre Jimmy Butler, autore di 27 punti, 8 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi.
Miami fa una partita di rincorsa perché Boston mette avanti la testa sin dalla metà del primo quarto e poi riesce anche a costruirsi la doppia cifra di vantaggio (87-96 per esempio nel quarto periodo), ma l’inerzia cambia proprio nel momento di maggior sicurezza dei C’s.
6’36” dalla fine: dalla tripla del +11 di Williams il match si accende perché l’ala dei Celtics fa la mossa sbagliata dopo aver infilato un canestro importante. Decide di far notare a Jimmy Butler che gli ha segnato tre punti nonostante la marcatura.
Non so se sono la miglior persona da provocare
Jimmy Butler
E infatti da Jimmy Butler a Buckets è davvero un attimo. Il #22 dei Miami Heat compie la metamorfosi e subito dopo segna un and-one che scatena il faccia a faccia con l’avversario.
Butler segna ancora per il -4 e fa notare a Williams che è “troppo piccolo” per difendere su di lui. Il canestro del sorpasso sul 102-100 è poi la molla che spinge anche i compagni a restare al suo livello. Bam Adebayo con un rimbalzo offensivo e Gabe Vincent con un dumper mettono la partita in ghiaccio nell’ultimo minuto.
Ha segnato un tiro importante e ha cominciato a parlare, ma mi piace. È la competizione alla sua migliore espressione. Mi fa spingere ancora di più per vincere, mi fa anche sorridere. “Mi vuoi parlare? Sappi che sono un buon giocatore”. Lo rispetto per quello che rappresenta per la squadra
Jimmy Butler
L’impressione è che non sia finita qui. Gara 3, con gli Heat sopra adesso 2-0, sarà a Miami: obbligatorio vincere per i Celtics.