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Caleb Martin, da undrafted alle NBA Finals

Caleb Martin è stato uno dei migliori, se non il migliore, in gara 7 e per molti è lui l’MVP delle Eastern Conference Finals

Tutti a celebrare (giustamente) Jimmy Butler, ma gli “eroi” delle Finali di Conference per Miami sono almeno due, e il secondo è quasi un insospettabile, ovvero Caleb Martin.

In Gara7 ha segnato 26 punti, con 10 rimbalzi e il 68% dal campo (di cui 4 su 6 da dietro l’arco), mentre nella serie ha tenuto quasi 20 punti di media con il 49% da tre punti. Numeri impressionanti, che per un soffio non lo hanno portato a vincere il Larry Bird MVP, assegnato a Butler con solo un voto di differenza.

Caleb Martin, 27 anni, è sempre stato considerato meno talentuoso del fratello Cody. Quest’ultimo è stato chiamato nel Draft del 2019 alla 36esima scelta dagli Hornets, i quali decisero poi di dare una possibilità anche a Caleb, rimasto undrafted. A Charlotte gioca una settantina di partite in due anni, registrando poco più di 5 punti di media e così nell’estate del 2021 viene tagliato per fare spazio a Kelly Oubre.

A questo punto però arrivano gli Heat, che gli offrono un’altra chance. A Miami Caleb gioca di più, alzando anche le sue medie fino ai quasi 10 punti e 5 rimbalzi a gara dell’ultima Regular Season. Bene, ma niente di straordinario. Fino ai Playoffs appunto, in cui esplode toccando i quasi 15 punti di media a partita e segnando numerosi canestri decisivi. Soprattutto da dietro l’arco si dimostra glaciale, tenendo una media del 43.8% dalla lunga distanza in tutta la post season.

Suo fratello Cody quest’anno è rimasto infortunato per quasi tutta la stagione, mentre lui ha ora la possibilità di vincere un anello. Dall’essere ricordato come il gemello meno talentuoso, a sfiorare un MVP alle finali di Conference. Questa è la vita. Questa è la NBA.

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