Udonis Haslem, le lezioni apprese in 20 anni di NBA

Il veterano dei Miami Heat, Udonis Haslem, ha rilasciato un’intervista in cui racconta le sue considerazioni sulla ventennale carriera ed altro

Haslem Udonis Heat

La serie di NBA Finals sta per avere inizio, con le franchigia di Miami Heat e Denver Nuggets pronte a darsi battaglia per decidere chi deterrà il titolo di campione NBA 2022-23. Ma nonostante le attenzioni mediatiche siano per lo più rivolte agli All Star impegnati nella sfida, il veterano Udonis Haslem ha deciso di rilasciare un’intervista dall’alto della sua ventennale carriera in NBA.

Solo pochi sono i giocatori capaci di riuscire in un’impresa tanto longeva: da Kareem Abdul-Jabbar a Kobe Bryant, passando per Dirk Nowitzki, Robert Parish, LeBron James e..Udonis Haslem. In un’intervista rilasciata ad Andscape, il veterano degli Heat ha deciso di parlare della sua esperienza ventennale, delle lezioni apprese, la sua visione del basket ed altro alla vigilia delle NBA Finals.

Molti pensano che i più forti siano i giocatori più rinomati e visti negli schermi, ma non è così. Ho imparato che si può lasciare la propria impronta in vari modi all’interno di un’organizzazione grande come questa. Nel corso degli anni ho imparato che non sarò mai come Dwyane Wade o LeBron James, né che sarò mai un uomo-franchigia

Udonis Haslem

Haslem ha poi continuato la sua intervista parlando di quanto possa contare la motivazione nel corso di una carriera così longeva:

In fin dei conti la scelta del “migliore” è soggettiva. Perciò suggerisco ad ognuno di trovare la propria via di esserlo, senza dare troppo ascolto a ciò che ci viene detto. Vorrei che la gente impari questo da me: fare le cose alla propria maniera. Se avessi dato ascolto agli altri non sarei mai giunto fin qui, adesso

Udonis Haslem

Il discorso è poi virato sulla decisione di smettere con il basket dopo quest’ultima sfida insieme a Jimmy Butler e compagni. Si è espresso così:

Penso sia giunto il momento del mio ritiro. Nel corso della mia carriera ho avuto ma anche perso tanto. Soprattutto, ho perso i miei genitori ed il tempo che avrei potuto trascorrere con loro. Perciò, dopo aver avuto tanto dall’NBA, adesso credo sia giunto per me il momento di dare qualcosa a coloro che hanno fatto sacrifici affinché io abbia potuto giocare a basket

Udonis Haslem

Sull’importanza di avere in roster dei veterani come UD stesso, Andre Iguodala agli Warriors o Garrett Temple a NOLA:

Penso che l’NBA dovrebbe invogliare le franchigie ad avere in roster figure come noi. Il futuro delle franchigie è nelle mani di ragazzi di 20-22 anni, a volte anche più giovani. Non hanno idea di come vada la vita, tanto meno di come si vinca un titolo NBA. Hanno bisogno di qualcuno che crei un canale di comunicazione tra loro, il coaching staff ed il front office

Udonis Haslem

Infine, una considerazione su ciò che lo impegnerà una volta smesso di giocare:

Beh, ho visto la luce, che per me è detenere una franchigia. Non ho nulla contro il ruolo dell’allenatore o del Front Office, ma per quanto ho costruito negli anni, credo di poter guidare una franchigia. Conosco tanta gente e ho tanti amici in giro per l’NBA e per l’esperienza che ho accumulato, il prossimo passo per me è il possesso di una franchigia

Udonis Haslem

Chissà che non arrivi un’ultima, forse insperata gioia prima del ritiro per UD e gli Heat…

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