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Omaggio a Drazen Petrovic a trent’anni dalla sua scomparsa

Omaggio a Drazen Petrovic, ex stella dei Portland Trail Blazers e New Jersey Nets, a 30 anni dalla sua dipartita

Al suo arrivo in NBA, Drazen Petrovic era già considerato un giocatore speciale. Dati i suoi trascorsi in Europa, con il Cibona Zagabria prima ed il Real Madrid poi, al suo approdo ai Portland Trail Blazers aveva già una lista di nickname con cui veniva descritto, e che spesso evidenziavano la natura del suo stile di gioco.

Come riporta TheAtheltic, Petrovic ha lasciato prematuramente questo mondo il 7 giugno 1993. In quel momento della sua carriera era probabilmente considerato il più forte giocatore non statunitense a giocare in NBA. Tra i pochi europei, tra l’altro, ad aver avuto accesso al massimo campionato di basket senza aver frequentato il college.

Petrovic è nato a Sebenico, una città dell’odierna Croazia lungo la costa del Mar Adriatico. Nonostante l’NBA fosse ancora lontana da lui, sin da piccolo era riuscito ad appassionarsi alla palla a spicchi grazie ai servizi televisivi che riusciva a seguire sui canali italiani.

Quando nel 1984 era riuscito a portare a casa la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici con la Jugoslavia, gli occhi dell’NBA erano già puntati su di lui. Perciò, seppur stupendo i presenti, i Trail Blazers decisero di puntare di lui nel Draft 1989, ma al suo anno da rookie non ha avuto molto modo di mostrare il suo talento, giocando solo 12.6 minuti a partita.

La sua carriera ha iniziato a decollare nel 1991, con la trade che lo ha portato ai New Jersey Nets: 20.6 punti di media ed il 44% da oltre l’arco (quarto nella classifica all-time per % da tre punti) lo hanno reso una delle più inattese sorprese di quell’anno, catapultando su di lui l’attenzione di tutto il mondo cestistico. La media salì a 22.3 punti (record personale) l’anno successivo, in cui i Nets riuscirono ad approdare ai Playoff dopo una lunga assenza.

La sua vita si è spenta, come detto, il 7 giugno 1993 in un incidente automobilistico in Germania, di ritorno da un impegno con la sua nazionale. L’NBA, l’Europa ed il mondo intero sono stati colpiti dalla dipartita di Drazen, che in sole 4 stagioni era riuscito a totalizzare 15.4 punti di media con il 50.6% al tiro ed il 43.7% da oltre l’arco.

Una delle espressioni per esprimere il massimo del prodotto dell’intelletto umano è “lampo di genio” e mai come in questo caso potrebbe calzare a pennello: riposa in pace Drazen, il Mozart del basket.

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