NBA Finals, Brian Windhorst: “I Nuggets hanno vinto senza aiuti”

Brian Windhorst elogia il lavoro e la visione dei Denver Nuggets nel corso degli anni, fino ad arrivare al titolo NBA

Brian Windhorst a SportsCenter

I Denver Nuggets Campioni NBA del 2022/23 sono e saranno una grande storia da raccontare. La vittoria del titolo fa emergere il fatto che, diversamente da altre squadre della storia, Denver non ha avuto bisogno di andare a cercare grandi nomi sul mercato, o pescare alto al Draft.

Il simbolo di questa vittoria è Nikola Jokic, MVP delle NBA Finals 2023. Chi l’avrebbe mai detto che un giocatore scelto alla 41° chiamata durante una pubblicità di tacos (NBA Draft del 2014) sarebbe diventato due volte MVP, avrebbe trascinato poi la squadra al primo titolo della franchigia, 9 anni dopo insieme ad un compagno tornato come nuovo dopo un grave infortunio.

La parola che uso per descriverli è “organico”. Non hanno basato la loro crescita su scelte alla lottery – Jamal Murray è stato il più alto alla numero 7 – e non hanno mai fatto grandi firme in free agency. Ce l’hanno fatta senza aiuto e questo, quando si pensa alla storia, conta

Brian Windhorst

La progettualità e la fiducia in una visione precisa hanno fatto la differenza. La pazienza nel non esonerare coach Mike Malone che prima nel 2017/18, dopo 3 stagioni dal suo arrivo, ancora non era riuscito a centrare i playoff nonostante i miglioramenti della squadra anno dopo anno e poi l’anno scorso aveva visto la sua squadra farsi eliminare al primo turno della post season.

La proprietà dei Nuggets, col passare delle stagioni, ha deciso di perseverare senza mai snaturare l’organico del roster, ma aggiungendo i pezzi che sembravano necessari per colmare piccole carenze che ai playoff diventavano decisive: Aaron Gordon, fattore importantissimo in queste NBA Finals con la sua versatilità, alla deadline lo scorso anno, Kentavious Caldwell-Pope (che già aveva vinto coi Lakers nel 2020) col suo tiro da tre punti e poi Bruce Brown. Pedine chiave da mettere attorno a Nikola Jokić e Jamal Murray.

I Nuggets ce l’hanno fatta con un piano sviluppato su più anni e con una buona dose di fortuna. Ma sappiamo che la fortuna aiuta chi va a cercarsela.

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