Mike Malone: “Non ci accontentiamo, vogliamo una Dynasty”

Coach Malone guarda già oltre il titolo: l’obiettivo è dare vita ad una Dynasty ripartendo da Nikola Jokić e Jamal Murray

Michael Malone Nuggets Parade

“È venuto al mondo come il figlio di un coach ed è diventato il papà dei Lakers”. C’è tempo anche per qualche classico e sano sfottò durante la parata dei Nuggets per le strade di Denver.

Così è come coach Mike Malone viene introdotto prima di mettersi ai microfoni per parlare ai tifosi che occupano le strade della città: i Nuggets non eran mai riusciti ad eliminare Los Angeles, farlo con uno sweep è un motivo di vanto che nessuno gli leverà.

Catena d’oro in bella mostra e microfono in mano. Se non ci fossero i video a testimoniare la parata, potrebbe sembrare la descrizione del primo tifoso di ogni squadra, quasi un tifoso da curva. È sicuramente un Malone molto disinibito e galvanizzato, che si mostra come nel corso della stagione non si era mai visto prima.

Il primo ringraziamento è per voi che siete stati con noi per 47 anni. Vi amo. Il secondo ringraziamento è per la famiglia Kronke [i proprietari dei Denver Nuggets, ndr] e poi la mia famiglia. Ho sognato questi giorni da quando sono arrivato 8 anni fa. Nuggets Nation, rifacciamolo! Non siamo soddisfatti, vogliamo il secondo!

Mike Malone

Mike Malone viene annunciato come nuovo allenatore dei Denver Nuggets il 15 giugno 2015. Qui inizia un lungo percorso, coi suoi alti e bassi, che culmina con un titolo storico e meritato, anche quasi inaspettato. Ora Malone, con la fiducia della franchigia, è il primo a voler dare vita a qualcosa di più grosso, per quanto un anello, soprattutto nel conteso di Denver, sia già qualcosa di gigantesco.

Dynasty, dynasty, dynasty

Mike Malone

Il core dei giocatori chiave per il titolo, ovvero Jokic (che ha parlato alla città come LeBron fece nel 2016), Murray, Gordon e Caldwell-Pope sono ancora sotto contratto: Denver può ripartire da loro. Mike Malone l’ha promesso.

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