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Sean Elliot elogia Victor Wembanyama

Sean Elliott, 12 stagioni e un Titolo NBA con i San Antonio Spurs, ha elogiato Victor Wembanyama in un’intervista

L’approdo di Victor Wembanyama nella lega dopo il Draft NBA del 22 giugno viene considerato, a detta dei più, un momento destinato a diventare leggenda. Il giovane centro dei San Antonio Spurs possiede enormi risorse fisiche e tecniche, oltre che altrettanto ampi margini di miglioramento. Ciò ha ispirato una mole di elogi nei suoi confronti, ai quali si è unito anche Sean Elliott, leggenda degli Speroni di San Antonio.

Gli Spurs hanno organizzato una cena di benvenuto per celebrare l’arrivo di Wembanyama in Texas e alla cerimonia hanno presenziato leggende nero-argento del calibro di Tim Duncan, David Robinson, Manu Ginobili e lo stesso Sean Elliott.

Come riporta ClutchPoints.com, al termine della cerimonia Elliott si è sbilanciato sulle potenzialità del francese, sottolineandone la maturità oltre che le abilità già viste in campo. Queste le sue parole:

Victor Wembanyama è un ragazzo molto maturo in relazione alla sua età. Alla cerimonia di benvenuto ha posto ad ognuno di noi soltanto domande intelligenti. Chiunque lo abbia visto o abbia avuto la chance di trascorrere qualche minuto con lui è certamente ancora più eccitato e voglioso di vederlo in campo

Sean Elliott

Provando ad entrare nel dettaglio, Elliott ha approfondito la sua affermazione con degli esempi:

Ci ha chiesto come poter allenare al meglio il suo corpo, come riuscire a riposare bene nonostante i continui viaggi e spostamenti oppure come riuscire a rispettare rigidamente il programma di allenamento. Vuole capire come raggiungere un livello tale per poter giocare 82 partite all’anno. Sono tutte domande che non ci si aspetta da un ragazzo così giovane: mi sarei aspettato domande sul club più lussuoso di NY o Philadelphia

Sean Elliott

L’hype generato da Victor Wembanyama nell’ambiente cestistico NBA pare destinato a crescere esponenzialmente in ogni appassionato della palla a spicchi, almeno fino al fatidico 24 ottobre e le parole di un veterano come Sean Elliott non possono che alimentare il tutto.

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