Carmelo Anthony agli ESPYS con James, Wade e Paul

Melo è stato elogiato agli ESPYS per la sua carriera da LeBron James, Dwyane Wade e Chris Paul

Carmelo Anthony - ESPYS

Notte di premiazioni e anche di celebrazioni agli ESPYS. Carmelo Anthony non se l’aspettava: durante la cerimonia, LeBron James, Dwyane Wade e Chris Paul gli hanno riservato un elogio alla carriera.

C’è chi scherza sui social scrivendo “I ragazzi del Banana Boat riuniti sul palco” facendo riferimento a quella celebre foto di James, Wade e Paul in mare sopra ad un gonfiabile a forma di banana: sono stati loro a chiamare Melo sul palco dopo il tributo ai suoi quasi 20 anni di carriera, su cui ha deciso di far calare la saracinesca due mesi fa con un annuncio social.

Le tre leggende hanno espresso tutta la loro riconoscenza: il gioco, il legame con le persone e la voglia di battersi anche per i diritti civili, per cui proprio Melo, insieme a LeBron, Wade e CP3 salì sul palco degli ESPYS nel 2016.

È stato in tributo inaspettato e fantastico. Questa serata mi ha fatto rendere conto di quanto sia stato fortunato a seguire il mio sogno di diventare un giocatore. Ad essere qui dopo vent’anni dopo i miei inizi mi sento incredibilmente onorato

Carmelo Anthony

Nella 1260 partite giocate nella sua carriera, Carmelo Anthony si è affermato come uno dei più grandi di sempre. Uno dei migliori marcatori All-Time grazie al fiuto per il canestro e la capacità di segnare praticamente in qualsiasi maniera.

L’aspetto che più ha tenuto ad evidenziare nel suo discorso è la forza dei legami che ha stabilito nel corso dei suoi 20 anni di NBA.

Ho molti ricordi, le persone che ho conosciuto, i legami che ho creato, la fratellanza che si è creata e potrei andare avanti. Non ce l’avrei mai fatta senza tutti questi fattori, senza la mia famiglia, i miei tifosi. Mi avete ispirato ad essere la miglior versione di Melo. Anche nella prossima fase della mia vita continuerò a seguire i miei sogni

Carmelo Anthony

22.5 punti di media, 6.2 rimbalzi e 2.7 assist di media nella sua carriera che non può – e non deve – essere circoscritta all’interno dei numeri e delle 3 medaglie d’oro alle Olimpiadi vinte con Team USA. Non l’ha fatto Melo, che se lo potrebbe permettere. Non lo facciamo nemmeno noi.

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