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Steph Curry sul load management: “Sono in forma al mio 15° anno”

Curry discute del load management, descrivendolo come uno dei motivi per cui entrando nel suo 15° anno in NBA è ancora competitivo

Mentre la NBA osserva attentamente e prova anche a studiare delle misure che possano impedire un utilizzo sempre più frequente del load management, alcuni atleti come Steph Curry riconoscono che questo fenomeno è una delle basi della longevità della carriera.

Ci sono dei professionisti che preparano gli atleti non solo al presente, ma anche a giocare per anni e anni e anni a venire e giocare sempre ad alto livello. Ecco perché sono al mio 15° anno nella lega, e non mi sono mai sentito così in forma

Stephen Curry

Quando parliamo di load management, trattiamo un fenomeno con cui gli staff medici consigliano agli head coach di tenere a riposo i propri giocatori (tendenzialmente le superstar) per una serie di partite.

È stato spesso molto discusso in quanto indirettamente coinvolge anche i tifosi: fan arrivati dall’altra parte del mondo per vedere giocare il LeBron James o il Kawhi Leonard di turno, la cui assenza viene annunciata solo pochi istanti prima del match.

Ne va anche della competitività delle partite e spesso la NBA, nella persona del Commissioner Adam Silver, si è esposta contro questa tendenza che però non è e non sarà facilmente contrastabile.

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