Pau Gasol indotto nella Hall of Fame: “Non sarei qui senza Kobe”

Alla cerimonia di induzione nella Hall of Fame, come durante la conferenza stampa, Pau Gasol ha ricordato Kobe Bryant, in particolare il primo momento in cui si sono conosciuti in un hotel di Washington D.C nel mezzo della stagione 2007/08.

Pau doveva ancora conoscere tutta la squadra, essendo appena stato scambiato dai Memphis Grizzlies ai Los Angeles Lakers quasi al limite della deadline. Trade finalizzata il 2 febbraio, il giorno successivo lo spagnolo, a quel tempo già uno dei migliori lunghi della NBA, si trovava nella Capitale per la partita contro i Wizards, ma non giocò.

La sera in cui sono aggregato alla squadra in D.C mi ha scritto che voleva incontrarmi nella mia stanza per darmi io benvenuto. Gli ho detto che sarebbe stato troppo tardi perché il giorno dopo a mezzogiorno la squadra aveva la partita, ma è venuto

Pau Gasol

Gasol, commosso nel raccontare l’aneddoto, ha continuato così ricordando di aver subito colto il messaggio di Kobe.

Voleva assicurarsi che mi arrivasse il messaggio: benvenuto, sono contento che sei qua e adesso andiamo a vincere il titolo NBA. Non sarei qui senza di te, mi piacerebbe fossi ancora qua. Mi manchi e ti voglio bene. 

Pau Gasol

Insieme Bryant e Gasol non vinsero subito. Dopo aver chiuso la stagione regolare con un record di 57-25 e il primo posto nella Western Conference, i Lakers arrivarono alle Finals ma si dovettero arrendere ai Boston Celtics. L’anno dopo e quello dopo ancora, Kobe e Pau vinsero invece in back-to-back contro gli Orlando Magic e poi contro i C’s.

Il loro rimane uno dei legami più solidi della storia della Lega, non solo come compagni di squadra ma anche nella vita. Gasol ha poi ritirato il premio della Hall of Fame insieme alla moglie Catherine McDonnell e a Vanessa Bryant, definendosi fiero di essere come uno zio per Nathalia e Capri, le due figlie di Kobe e Vanessa.