Paul George: “Col podcast posso dire quello che voglio”

Paul George e Stephen A. Smith, ospite al Podcast P, discutono sul rapporto giocatori-media

Podcast P con Stephen A. Smith

Puntata speciale nel podcast di Paul George, Podcast P. Stephen A. Smith era l’ospite d’eccezione per una puntata incentrata sul rapporto giocatori-media.

In particolare, in un segmento del podcast, l’analista di ESPN e PG si sono concentrati sulle necessità dei lavori dei media, dei giornalisti e di tutti coloro che giornalisticamente sono a contatto con gli addetti ai lavori.

George, nello specifico, mette al centro una questione: la verità dell’informazione, spesso messa in secondo piano per le notizie che possono attirare visualizzazioni.

Nel mio podcast posso dire quello che voglio e viene dalla mia bocca. Non mi devo preoccupare di quello che la gente vuole raccontare o quello che la gente dice

Paul George

Uno dei tanti obettivi del podcast – si deduce dalle parole di George – è far arrivare le notizie e i pensieri dei giocatori direttamente dalla fonte, ovvero il giocatore stesso.

Dalla sua, Stephen A. Smith ha espresso anche il punto di vista di chi, banalmente, sta dall’altra parte.

Ognuno ha un lavoro da fare, può essere uno scrittore o uno che sta nello spogliatoio. L?ultima cosa che vogliono fare è chiederti alcune domande, ma non hanno altra scelta. Tutti hanno un lavoro da fare. Non importa quanto tu abbia giocato male, il giorno dopo tu continui ad avere il tuo lavoro che è molto più pagato rispetto a loro [i giornalisti, ndr]

Stephen A. Smith

Il rapporto media-giocatori, in tutte le sue sfaccettature, rimane una delle prospettive più intriganti dello sport in generale.

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