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Kyrie Irving: “Volevo giocare per l’Australia”

Durante una live su Twitch, Kyrie Irving ha fatto chiarezza sulla sua scelta finale di giocare per il Team USA

Kyrie Irving è nato a Melbourne e ha vissuto in Australia per i suoi primi due anni di vita, prima di trasferirsi definitivamente negli USA.

Nonostante il poco tempo passato oltreoceano, il giocatore dei Mavs si considera internazionale e avrebbe comunque avuto piacere di giocare per la nazionale australiana. “Non è stato possibile”, ha dichiarato in una live Twitch.

Mi considero un giocatore internazionale anche se ho giocato nella Squadra USA. Molti dei miei colleghi ridono di me quando ne parlo e alcuni tifosi potrebbero non essere d’accordo, ma sono nato in Australia

Kyrie Irving

Coach K, ovvero Mike Krzyzewski (ha avuto un ruolo importante anche nella scelta di Paolo Banchero), era l’allora capo allenatore della selezione statunitense. Con lui e il Team USA Irving ha vinto un oro mondiale e un oro olimpico.

La Squadra USA mi ha chiesto di giocare per loro quando avevo 17 o 18 anni… volevo giocare per l’Australia, ma semplicemente non è accaduto. Nemmeno l’allenatore K avrebbe permesso che ciò accadesse

Kyrie Irving

Sarebbe folle secondo voi concedere ai giocatori la possibilità di scendere in campo con due nazionali diverse nel corso della loro carriera? Per esempio, Eric Gordon, che ha trascinato le Bahamas al pre-olimpico, aveva già giocato con gli USA, ma gli è stato concesso di indossare anche la divisa bahamense perché considerata una nazione con un progetto cestistico in via di sviluppo.

Forse così però c’è troppa arbitrarietà da parte della FIBA. Se Kyrie fosse sceso in campo con l’Australia, la competizione ne avrebbe sicuramente beneficiato, anche considerando le tante assenze dei giocatori NBA.

C’è chi però è molto polemico sulle cosiddette “naturalizzazioni”. Per esempio, Bogdan Bogdanovic ha recentemente espresso il suo scetticismo per quei giocatori che, pur non avendo mai vissuto in una nazionale, finiscono per rappresentarla nelle competizioni ufficiali.

Sono favorevole all’utilizzo di giocatori naturalizzati nelle Nazionali, è un bene per il basket, ma deve essere regolamentato. Secondo me, i giocatori devono prima giocare nel campionato della nazione e imparare la cultura del paese, imparare la lingua. È necessario avere delle regole, non solo pagare i giocatori per giocare

Bogdan Bogdanovic

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