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Lo strano Mondiale dell’Australia

Analizziamo luci e ombre della campagna mondiale di Josh Giddey e compagni

Con la vittoria di stamattina contro la Georgia si chiude il Mondiale di un’Australia che ha vissuto una campagna davvero particolare: arrivata con le ambizioni di poter essere una potenziale outsider, grazie ad un roster che conta diversi giocatori NBA mischiati ad elementi di grande esperienza, lasciano dopo due sole sconfitte dei sorteggi decisamente non benevoli.

Se consideriamo che i Boomers, oltre alla Germania, hanno pescato Giappone e Finlandia come terza e quarta forza del girone di apertura e Slovenia e Georgia nella fase seguente, ci rendiamo conto che la fortuna non ha assistito Patty Mills e compagni. Nonostante l’uscita, per certi versi prematura, abbiamo quindi trovato diversi aspetti che possono lasciar sorridere la nazionale dell’Oceania in vista delle Olimpiadi del prossimo anno.

L’ex guardia degli Spurs è stata, soprattutto nelle prime giornate, il leader maximo dei suoi, per poi lasciare spazio alla superstar emergente: Josh Giddey. Il playmaker dei Thunder, dopo una stagione di grande crescita ad OKC sotto l’ombra ingombrante di Shai Gilgeous-Alexander, era chiamato a mostrare tutto il suo talento agli occhi del mondo: ha risposto con circa 17 punti, 8 rimbalzi e 7 assist di media, oltre al sapersi prendere le responsabilità nei momenti decisivi di ogni partita.

Oltre a lui e Mills, l’Australia può contare su un diamante grezzo come Dyson Daniels; in questo Mondiale lo abbiamo visto pochissimo, a causa dei postumi dello scomodo infortunio patito con i Pelicans, ma questo ragazzino tuttofare sarà un nome di spicco per questo roster.
Le due figure deludenti della Campagna di Okinawa sono state senza dubbio Joe Ingles e Matisse Thybulle: per essere due giocatori stabilizzati in NBA, era doveroso aspettarsi di più da entrambi.

Alla fine gli australiani pagano le sconfitte rimediate nei big match contro Germania e Slovenia, contro cui si poteva fare forse qualcosina di più, ma con la crescita dei giovani e un po’ di organizzazione difensiva in più, l’anno prossimo questa squadra ci farà divertire.

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