I 10 migliori giocatori NBA senza MVP

Si può essere considerati tra i migliori di sempre senza aver vinto l’MVP? Ecco i 20 migliori giocatori NBA senza MVP

John Stockton in maglia Jazz

Sfortuna, tempismo, coincidenze. Tanti sono i fattori che condizionano la mancata vittoria del premio individuale più prestigioso della lega, l’MVP (Most Valued Player), e questi fattori hanno lasciato a bocca asciutta molti Hall of Famers passati e futuri.

Giocatori che, per quanto mostrato in campo, avrebbero meritato il massimo riconoscimento ma che alla fine lo hanno visto assegnare a qualcun altro.

Scopriamo chi sono i 10 migliori giocatori NBA a non aver mai vinto il premio MVP.

10. Patrick Ewing

Michael Jordan e Patrick Ewing

Ci è andato vicino tre volte, ma quando giochi nello stesso periodo di Michael Jordan, Hakeem Olajuwon e Karl Malone non c’è molto da sorprendersi se alla fine non ottieni l’MVP.

Ciononostante se i Knicks hanno avuto un periodo d’oro lo devono proprio a lui: due Finals raggiunte, record per più punti totalizzati, rimbalzi, stoppate, palle rubate, tiri liberi e partite giocate. Una firma indelebile che guarda tutti dall’alto del Madison Square Garden, dove campeggia la sua maglia numero 33.

9. Clyde Drexler

Forte, fortissimo, tanto talento e tanta classe. Nel 1992 ha portato i Blazers alle Finals ed è arrivato nel testa a testa conclusivo per il titolo di MVP. Peccato aver trovato Michael Jordan sulla propria strada.

I Bulls battono i Blazers e Jordan si aggiudica il titolo di miglior giocatore, lasciando Drexler con un pugno di mosche in mano. A salvarlo dall’essere anche senza un anello ci penserà il passaggio agli Houston Rockets di Olajuwon, con i quali vincerà il Larry O’Brien nel 1995.

8. Elgin Baylor

Elgin Baylor

Incredibile ma vero, non solo Baylor non ha mai vinto un titolo NBA ma nemmeno un premio come MVP.

Arrivato secondo per due volte nella classifica, dovrà arrendersi allo strapotere di Wilt Chamberlain, Oscar Robertson e Bill Russell, che rispettivamente detengono il record di punti in una partita, il record di triple doppie dietro solo a Russell Westbrook e il record di titoli vinti.

Non gli sono bastati i 34 punti e 19 rimbalzi di media stagionale, numeri che oggi gli varrebbero quasi la matematica certezza della vittoria del trofeo.

7. Kevin McHale

Kevin McHale

Un Wade, prima di Wade. Non per ruolo in campo ma per la sorte di dover giocare con uno dei migliori di sempre. Quando il tuo compagno di squadra si chiama Larry Joe Bird difficilmente ti porti a casa un premio individuale di alto profilo.

McHale è stato fondamentale per le vittorie dei Celtics degli anni Ottanta, vincendo per due volte il premio di Sesto Uomo dell’Anno. La sua pericolosità offensiva ha aperto tanti spazi al più noto compagno di squadra ma, alla fine, il premio di MVP lo ha preso il ragazzo dell’Indiana. Tre volte.

6. Isiah Thomas

Isiah Thomas chiama uno schema

Due titoli alla guida dei Pistons dei Bad Boys in un’era dominata da Lakers e Boston non gli sono bastati a fargli guadagnare un posto tra i detentori dell’MVP.

Vuoi per carattere, vuoi per appeal mediatico o vuoi perché i tuoi avversari sono Magic Johnson e Larry Bird, Thomas non ha mai raggiunto il premio nemmeno avvicinandosi alle prime tre posizioni.

Si è fatto bastare i due anelli, il premio MVP delle Finals e il 23° posto nella classifica dei giocatori NBA più bassi di sempre, ma di sicuro un Maurice Podoloff Trophy non gli sarebbe di sicuro dispiaciuto.

5. John Havlicek

John Havlicek

Otto titoli e un MVP delle Finals, ma nessun premio come miglior giocatore della stagione regolare. Havlicek ha visto i suoi compagni Russell e Cousy vincere il trofeo e non ha mai potuto ottenerlo personalmente.

Il posizionamento migliore è stato un quarto posto nella corsa del 1972, più quattro inclusioni consecutive nella Top 10 NBA.

Per quanto lui sia ricordato come uno dei migliori di sempre della franchigia del Massachussets, di cui è anche miglior marcatore assoluto, non ha messo in bacheca il Most Valuable Player.

Poco male, ha otto anelli con cui consolarsi e il 3° poto tra i giocatori più vincenti di sempre.

4. Dwyane Wade

Wade Leggenda degli Heat

Stesso discorso, amplificato, di McHale. La prima volta che avrebbe potuto vincerlo, tre anni dopo il suo arrivo nella lega da Marquette University, ha incrociato il destino di un signore canadese che si apprestava a vincere il suo secondo MVP consecutivo. Era il 2006, gli Heat hanno vinto il titolo guidati da Wade che ha vinto il premio di miglior giocatore delle Finals.

Qualche anno dopo a tenergli compagnia per vincere un titolo è arrivato nientemeno che LeBron James, probabilmente all’apice della sua forma. Inutile dirlo: due titoli individuali per il Prescelto e uno a testa per Durant e Rose. Wade, una delle migliori guardie pure di sempre, vince tre anelli ma nessun MVP.

3. Scottie Pippen

Pippen ex Stella dei Bulls

A questo punto a completare il trio di moschettieri cominciato con McHale e Wade arriva il secondo in comando per antonomasia.

Senza Scottie Pippen non ci sarebbe Michael Jordan

M.J. in The Last Dance

Ma se alla fine sei il secondo violino vuol dire che il primo è veramente fuori dal comune. Anche qui stessa storia: strapotere assoluto dei Bulls, Pippen con numeri impressionanti che sicuramente gli sarebbero valsi il premio se non fosse stato per Jordan ma niente da fare, il premio si colloca per cinque volte nella bacheca del prodotto di North Carolina.

2. John Stockton

John Stockton in maglia Jazz

Grazie all’asse “Stockton to Malone”, John è diventato il miglior assistman di sempre dell’NBA. Ma a quanto pare non è bastato mandare i compagni a canestro ed essere uno dei migliori giocatori di sempre sia della propria franchigia che dell’intera lega per vincere il premio di MVP.

15.806 assist non sono bastati, così come le 3.265 palle rubate. Forse se ci fosse stato anche un “Malone to Stockton” per aggiungere qualche punto in più staremmo parlando di una storia diversa, ma queste sono solo supposizioni.

1. Jerry West

Jerry West

Jerry West è il giocatore NBA più forte di sempre a non avere mai vinto il premio MVP. Non a caso ispirò il logo della NBA, anche se per molto tempo la Lega non volle ammetterlo, e nel 1980 venne inserito nella Hall of Fame e i Lakers ritirarono la sua maglia numero 44.

Giocò infatti tutta la carriera per i Lakers, dal 1960 al 1974, nel ruolo di playmaker, vincendo un Titolo NBA e un MVP delle Finals, ma nessun premio di miglior giocatore della stagione regolare.

Nonostante a lui si debbano i grandi risultati dei Lakers di quegli anni, Jerry West condivise il palcoscenico con Bill Russell prima e Chamberlain e Jabbar dopo, che non gli consentirono di raggiungere il più ambito premio personale.

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