La NBA contro il load management: ecco le nuove restrizioni

Load management vietato per più superstar della stessa squadra nella dirette nazionali; multe fino a 1 milione di dollari per le squadre

Adam Silver NBA

La NBA fa un altro tentativo per provare a combattere il load management, espressione che abbiamo sentito più volte e che indica il fenomeno per cui le franchigie cercano di far riposare le proprie star durante la regular season per più partite consecutive.

Ecco. Dalla prossima stagione regolare entreranno in vigore delle nuove restrizioni approvate dal Board of Governors che impediranno il load management. Secondo quanto riportato da ESPN, non senza malcontenti di giocatori e staff, più superstar della stessa squadra non potranno restare a riposo – salvo che non siano infortunati – in quelle partite che saranno trasmesse in diretta nazionale e anche nell’In-Season Tournament.

Se non sarà possibile dimostrare l’infortunio di un giocatore, allora scatteranno anche le sanzioni pecuniarie: 100 mila dollari per una prima infrazione, 250 mila per una seconda e poi si passa direttamente al milione di dollari per ogni inosservanza successiva.

Mi sembra una misura corretta. Mi piacerebbe vedere le superstar giocare in più partite nel corso della stagione regolare. Prova che sei infortunato e se non lo sei, la tua squadra pagherà

Zach Lowe

Non a caso, la lega cerca di combattere il load management proprio nel momento in cui ridiscute i contratti televisivi, provando a rafforzare le regole contro il riposo forzato dei giocatori.

Solo verso la fine della stagione scorsa, la NBA aveva approvato anche degli incentivi per i giocatori della lega: per esempio, solo giocando almeno 65 partite di regular season si può essere considerati nel ballottaggio per gli NBA Awards di fine anno.

Vedremo in questa stagione se le restrizioni avranno il loro effetto e come le franchigie NBA si adatteranno ad esse.

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