Giannis Antetokounmpo: “Chiamarsi campioni del mondo è da arroganti”

Giannis Antetokounmpo ha recentemente espresso la sua opinione riguardo le parole di Noah Lyles

Giannis Antetokounmpo dopo 76ers-Bucks

Nelle ultime settimane hanno fatto molto discutere le dichiarazioni di Noah Lyles, atleta statunitense che ha criticato apertamente la NBA, campionato in cui i vincenti del titolo vengono chiamati e considerati campioni del mondo.

Nella conversazione si è inserto anche Giannis Antetokounmpo, stella dei Milwaukee Bucks, che esprime a tal proposito il suo punto di vista:

Credo che chiamarsi “campioni del mondo” sia da arroganti. Non penso che negli altri sport succeda la stessa cosa. Nel calcio la squadra che vince la Champions League non è automaticamente la migliore al mondo. Ci sono i mondiali proprio per decretare questo verdetto

Giannis Antetokounmpo

Una delle cose che differenzia la NBA da tutte le altre associazioni sportive al mondo è sempre stata la creazione di determinate narrative (legate non solo ai giocatori più forti ma anche alle squadre). Quante volte abbiamo sentito gli aneddoti riguardanti le carriere di LeBron James, Kevin Durant, Steph Curry e così via, che non fanno altro che esaltare le individualità di questi atleti.

Raccontare in questo modo le gesta sportive dei cosiddetti “campioni del mondo” porta un netto vantaggio mediatico alla NBA, che in questo modo può vendere agli altri il proprio campionato sportivo come il più complesso, complicato e avvincente di tutti, in cui solo i cestisti migliori del globo riescono ad affermarsi.

Che nella NBA militino i giocatori più forti in circolazione non ci sono dubbi, nessuno afferma il contrario. Il problema giunge quando, per favorire la propria narrativa, indirettamente si va a togliere importanza a tutte le altre competizioni cestistiche al mondo, facendole passare come meno meritevoli.

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