Dumars: “Il load management non aiuta il recupero dei giocatori”

Secondo il dirigente NBA, i giocatori dovrebbero essere insito nella cultura dei giocatori la volontà di giocare tutte le 82 partite: il commento

Joe-Dumars

La NBA continua a stringere sulla nuova cosiddetta player participation policy con le ultime dichiarazioni di Joe Dumars, Head of Basketball Operations della lega. Secondo quanto riportato da ESPN, Dumars avrebbe enfatizzato alle franchigie e ai loro giocatori che la stagione dura 82 partite e che il riposo che viene concesso ai giocatori non è necessariamente sinonimo di recupero completo.

Una comunicazione lineare con quanto elaborato della lega in off season, in termini di politiche “restrittive” che si oppongono e che vieteranno il load management. Ecco cosa ha evidenziato Dumars in merito.

Penso sia una conclusione data dal fatto che i numeri mostravano che si aveva il bisogno di far riposare i giocatori un certo periodo di tempo e questo giustificava le loro assenze. Abbiamo raccolto ancora più dati e questi non mostrano che farli riposare porti direttamente alla mancanza di infortuni o niente di questo calibro

Joe Dumars

La NBA prova ad incentivare la partecipazione dei propri giocatori adesso più che in ogni altro momento e il tempismo non è casuale, considerando che la lega è impegnata nelle negoziazioni dei nuovi contratti televisivi. Più presenze delle superstar, più appeal per i nuovi ricchissimi contratti.

È parte del gioco. […] Tutti questi fattori contano, la reazione dei tifosi, dei giocatori, dei broadcast. Fare finta che non sia così sarebbe disonesto. Ovviamente non tutti giocheranno 82 partite, ma tutti dovrebbero volerle giocare

Joe Dumars

Dumars afferma che dovrebbe essere un principio nella cultura dei giocatori il voler partecipare a tutte le partite di regular season (che quest’anno avrà anche la novità dell’In-Season Tournament) o quantomeno la maggior parte. Vedremo se anche i giocatori e gli staff la penseranno alla stessa maniera.

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