Victor Wembanyama rivoluzionerà la NBA come LeBron e Curry
Abbatte il concetto di ruolo come LeBron James ed è pronto per rivoluzionare la NBA a suo modo: ecco perché Wemby è il prossimo LBJ o Curry
Spurs e Warriors s’incontreranno in regular season il 23 novembre per il primo dei duelli: sarà di nuovo Victor Wembanyama contro Steph Curry. Ieri notte contro GSW Wemby ha forse impressionato più che in altre partite di pre season per la sua completezza: spiccano le cinque stoppate, la capacità di occupare lo spazio difensivo con i 225 centimetri e la sua apertura alare con ben 243.
Pensate a quanto potrebbe essere ancora più impressionante quando familiarizzerà con la NBA e i suoi attacchi; o forse saranno gli avversari, partita dopo partita, a doversi adattare al lungo francese. È per questo che Wemby ha portato i fan e tutto il mondo del basket a creare naturalmente tutto l’hype con cui è stato accolto nella lega, qualcosa che non si percepiva dal 2003 quando LeBron James era solo 18enne e stava per cambiare il mondo del basket.
Ecco. Non sappiamo se Victor seguirà le orme di chi – magari dopo la 21° stagione in NBA – potrebbe consegnarli il testimone, ma la sensazione è che assistiamo a qualcosa di davvero unico; un talento generazionale, un ragazzo che già a 16 anni dava del filo da torcere a Rudy Gobert, il Difensore dell’Anno, in un allenamento uno contro uno. Il paragone con LeBron James è il più comune ovviamente: anche il 19enne originario di Le Chesnay, come LBJ, abbatte il concetto di ruolo e c’è un’istantanea che rimane in mente dopo la partita della notte scorsa tra San Antonio e Golden State: la palla a due con Curry.
Un modo decisamente ironico per mettere in archivio i test della pre season. Al di là del suo sarcasmo, Steve Kerr ha fornito l’assist per uno spunto di riflessione. Vedere il francese e il 4 volte Campione NBA a confronto non è suggestivo solo per la differenza d’altezza e di stazza: così come Steph ha cambiato il modo di giocare delle difese, l’ex Metropolitan92 è il prossimo destinato a scrivere le sorti dell’evoluzione del gioco come ha fatto Curry col suo tiro da tre punti. Wembanyama ha una vastità impressionante di mezzi a sua disposizione: è un mix tra Tim Duncan e David Robinson per la sua altezza, il grande senso di posizione a rimbalzo e in difesa – aiutato da una dimensione ovviamente agevolante – con l’aggiunta del tiro da tre punti, l’abilità di palleggiare, passare il pallone come una guardia e muoversi sul campo ricordando Kevin Durant.
“È stato paragonato di più a LeBron James che a quei due ragazzi (Duncan e Robinson, ndr). Mi sono preoccupato di questo aspetto e uno delle mie preoccupazioni è stata come proteggerlo, far sì che la sua concentrazione fosse su alcuni aspetti ma ho sentito sin da subito che lui mi guarda come mi stesse chiedendo perché gli dico queste cose. È molto intelligente, sa come trattare le cose, quindi non mi preoccupo più”
Gregg Popovich
Potenzialmente micidiale in attacco come lo può essere in difesa dove davvero può essere paragonato a tutti gli effetti a Duncan e Robinson, due dei migliori protettori del ferro nella storia della franchigia. Non a caso, Victor, poche ore dopo essere stato scelto dagli Spurs al Draft è andato ad ascoltare qualche segreto ad una cena con le due leggende, insieme a Manu Ginobili e il connazionale Tony Parker.
Quasi 5 stoppate di media a partita, un po’ come piazzare la Torre Eiffel nei pressi del canestro. A giudicare dalle prime uscite, Victor ha cominciato a mettere in pratica quello che ha sentito dai suoi mentori e se queste saranno anche le medie di regular season, auguri agli attaccanti della NBA. I titoli di Rookie e Defensive Player of the Year sono enormemente alla sua portata, ma la parte più interessante sarà osservare gli anni che vengono della sua carriera. Una ventata rivoluzionaria sta per arrivare, e Wembanyama sventolerà orgogliosamente la bandiera francese.