L’esordio NBA di Brandon Miller e Scoot Henderson

Non solo Wembanyama, nella notte c’è stato l’esordio NBA di Scoot Henderson, Chet Holmgren e Brandon Miller

Brandon Miller

Oltre a Victor Wembanyama (che ha deluso in parte le aspettative), come sono andati gli altri rookie più chiacchierati al loro esordio in NBA?

Parliamo di Chet Holmgren, che ha debuttato con una vittoria, dando però un apporto limitato: 11 punti, 4 rimbalzi e 3 assist in venticinque minuti sul parquet (16.28PT Dunkest). Ancora un po’ timido: si è preso solo sette tiri in tutta la gara, ma li ha mandati a bersaglio con il 57%. Ci si aspetta una crescita notevole nelle prossime gare.

Statistiche simili anche per Scoot Henderson (11PT/3RIM/4AST). Il rookie dei Blazers rimane però in campo trentacinque minuti (e totalizza solo 8.25PT Dunkest), non riuscendo a incidere in modo determinante sulla gara. Anche da lui ci si aspetta decisamente di più nel proseguo della stagione.

Meglio di Scoot ha fatto Brandon Miller: la seconda scelta assoluta all’ultimo Draft parte dalla panchina è segna 13 punti, con 3 su 7 da dietro l’arco (17.33PT Dunkest), di cui la maggior parte nell’ultimo quarto, realizzando anche una tripla decisiva vicina allo scadere. Questa ragazzo sembra avere grande personalità, speriamo che gli eventi extra cestistici non ce lo portino via.

In termini statistici, tuttavia, il miglior rookie di questa prima giornata è stato finora (mancano Bucks e 76ers ancora) Dereck Lively II dei Mavs, 12esima scelta. Non parte in quintetto, come pronosticato, ma è solo una formalità perché rimane in campo per ben trenta minuti e realizza 16 punti, 10 rimbalzi e 1 assist con l’87% dal campo (34.91PT Dunkest). Difficile che Kleber gli possa rubare il posto nello starting five ancora per molto.

Vi ricordate quanto i Mavs furono criticati per aver perso volontariamente le ultime gare di Regular Season, evitare i Play-in, e mantenere la loro top pick? Beh, forse tutti i torti non hanno avuto con il senno di poi.

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