Steve Kerr: “La competitività di Steph Curry mi ricorda Jordan”

Dopo la vittoria dei GSW contro OKC, Coach Steve Kerr paragona la competitività di Steph Curry a quella di Michael Jordan

Steve Kerr Steph Curry

Se a risolvere la partita contro i Sacramento Kings ci aveva pensato Klay Thompson, nel debutto all’In-Season Tournament è Stephen Curry a prendere la squadra per mano. Il numero #30 dei Golden State Warriors mette tutto quello che serve per condurre GSW alla vittoria per 141-139, compreso il canestro della vittoria.

I due punti decisivi portano anche molte polemiche a causa della decisione degli arbitri di convalidare il game winner nonostante un sospetto goal tending di Draymond Green. Curry finisce con 30 punti – 9/15 al tiro, 5/10 da tre – aggiungendo anche 8 rimbalzi e 7 assist.

È stata una partita molto competitiva. Tutti volevamo cominciare bene l’In Season Tournament, coi nuovi campi, le nuove sensazioni del torneo… il punto a punto è stato molto divertente, per fortuna l’abbiamo vinto noi

Stephen Curry

Gli Oklahoma City Thunder, orfani di Shai Gilgeous-Alexander (problema al ginocchio), impegnano i campioni NBA 2022 fino alla fine e danno l’impressione di essere più competitivi di quanto ci si aspettasse all’inizio della stagione, tanto da costringere Curry a sfoderare la migliore versione di sé.

Ci sono molte somiglianze: la prima è l’etica del lavoro, mettono ogni singola goccia d’energia per migliorare ogni giorno, ogni anno

Steve Kerr

Il modo in cui il numero #30 risolve il match porta Steve Kerr a paragonarlo con Michael Jordan. A quasi 36 anni, Steph è più che mai un fattore.

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