Giannis Antetokounmpo: “Giocare sempre così sarebbe bello”

Antetokounmpo sigla la vittoria in casa dei Wizards con cifre mai viste: 43 punti, 12 rimbalzi, 8 assist e 20/23 dal campo

Giannis-Antetokounmpo

Una macchina, un robot o qualsiasi altra cosa di estremamente efficiente: è Giannis Antetokounmpo, che contro i Washington Wizards, in una partita che sulla carta poteva sembrare già scritta, aiuta Milwaukee ad archiviare la pratica.

Nel 142-129 nella Capitale, il greco scomoda i grandi della storia della NBA aggiungendo un altro record al suo palmares: segna 42 punti con 13 rimbalzi, 8 assist e finendo con 20/23 al tiro. Cifre viste poche volte e che consentono a Giannis di tenere una media di almeno 40 punti, 10 rimbalzi e 5 assist tirando col 75% nel corso di due partite. Solo Wilt Chamberlain, nel 1968, ci riuscì.

Sarebbe bello se potessi scendere in campo e segnare 42 punti ogni sera così facilmente. C’è bisogno di tanto lavoro per sentirsi a proprio agio, per prendere ritmo, per trovare il tuo punto, per fare le giocate giuste per i tuoi compagni. È complicato

Giannis Antetokounmpo

Sarebbe bello, poco ci manca. Giannis Antetokounmpo, agevolmente, ha superato i 30 punti in 5 delle ultime 6 partite, cominciando coi 54 della sconfitta contro gli Indiana Pacers di una decina di giorni fa.

L’arrivo di Damian Lillard l’ha certamente aiutato a giocare più vicino al ferro senza avere la responsabilità, come spesso capitava l’anno scorso, di dover iniziare le azioni palla in mano. Poi, quando sei dotato e sai come usare un fisico modellato in laboratorio, a quel punto forse tutto è sì più semplice.

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