È ancora giusto paragonare Wembanyama a LeBron James?
La prima stagione di Victor Wembanyama è molto simile a quella di LeBron James. Scopriamo perchè
Proprio stanotte i San Antonio Spurs di Victor Wembanyama hanno perso la loro 17esima partita consecutiva, stabilendo un nuovo record negativo per una delle franchigie più vincenti della storia.
Grazie ai fantastici Detroit Pistons, però, la striscia della squadra di Popovich non è nemmeno la più lunga di questa stagione.
Dopo la sconfitta contro i Bulls nonostante i 21 punti con 20 rimbalzi di Wembanyama, gli Spurs hanno perso ancora, stavolta contro i Rockets. La partita del francese da 15 punti e 18 rimbalzi – conditi da 5 stoppate e una schiacciata paurosa su Sengun – si è rivelata nuovamente inutile.
E’ da circa un anno che il ragazzo viene accostato a LeBron James visto l’incredibile potenziale e l’hype che circonda il suo nome da prima che entrasse in NBA.
Anche il percorso della squadra sembra essere quantomeno simile: i Cleveland Cavs di LeBron terminarono la stagione 2003-04 con un record di 35-47 mentre l’anno seguente con 42-40, sfiorando in entrambi i casi la qualificazione ai Playoff.
Dopo due anni di delusioni, Cleveland riuscì finalmente a superare lo scoglio del nono seed, terminando le due successive stagioni con 50 vittorie. Nel 2006 vennero sconfitti 4-3 da Detroit al secondo turno, mentre nel 2007 arrivarono addirittura alle Finals dove vennero però spazzati via da San Antonio con un sonoro 4-0.
Gli Spurs di Victor difficilmente si avvicineranno alle 37 vittorie del primo anno di LeBron visto l’attuale record di 3-19.
Quindi… Wembanyama è sopravvalutato?
Victor al momento sembra davvero predicare nel deserto, con l’esperimento di Sochan da playmaker che non sta di certo aiutando il gioco del francese, che avrebbe invece bisogno di più ricezioni dinamiche nei pressi del ferro. LeBron, dal canto suo, aveva sicuramente una squadra più pronta, con un Carlos Boozer da 15 punti e 12 rimbalzi al secondo anno e un Ilgauskas che venne nominato All-Star nella stagione seguente (2004-05).
Gli Spurs sono al momento un cantiere aperto e la squadra non ha un’idea di gioco ben definita nonostante la guida di una mente visionaria come quella di Gregg Popovich. Keldon Johnson e Devin Vassell sono buoni giocatori, ma non di certo superstar attorno alle quali costruire una dinastia e il tanking sfrenato di quest’anno sarà utile soprattutto in questa ottica.
Molti si aspettavano che Wembanyama potesse cambiare da un giorno all’altro la faccia di una squadra diroccata così come fece LeBron James (più o meno), ma soprattutto in uno sport come il basket nessuno ha mai davvero vinto “da solo”.
La prima stagione in NBA di Wembanyama non sarà sicuramente ricordata come “vincente”, ma le statistiche sono comunque abbastanza impressionanti:
- 18.8 punti, 10.6 rimbalzi e 2.8 stoppate a partita
L’ultimo rookie a terminare una stagione con questi numeri? Tim Duncan nella stagione 1997-98.
Nonostante sia già in ottima compagnia, Victor non è di certo al livello di LeBron James. Avrà sicuramente bisogno di tempo per maturare e di una squadra competitiva attorno per mostrare tutte le sue potenzialità.
Se c’è una cosa che lo staff degli Spurs ha dimostrato di saper fare negli anni è proprio quella di riconoscere il talento e farlo esprimere al massimo. Vedremo se saranno in grado di farlo anche con l’alieno francese.
Only time will tell.