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Nikola Jokic: “Sono felice che non abbiamo giocato in Serbia”

Jokic, espulso contro i Bulls, nella città caratterizzata dalla grande comunità serba, commenta stizzito

Un’altra espulsione nella notte, di carattere totalmente diverso rispetto a quella di Draymond Green nella partita tra Golden State Warriors e Phoenix Suns. Nikola Jokic protesta con gli arbitri e prima dell’intervallo viene espulso contro i Chicago Bulls, nella vittoria per 114-106 per i Denver Nuggets.

Dopo un tentativo di layup, Jokic si avvicina all’arbitro per esprimere il proprio punto di vista tornando verso la propria metà di campo, mentre il gioco è ancora in corso. Probabilmente il serbo (4 punti, 6 rimbalzi e 9 assist fino a quel punto) supera il limite (“Fischia il fallo, st*onzo”, avrebbe detto all’ufficiale di gara, secondo la ricostruzione audio): ecco la seconda espulsione stagionale dopo quella con cui era stato sanzionato contro i Detroit Pistons.

Non lo so, sono solo felice che non abbiamo giocato in Serbia. Sarei stato curioso di vedere come sarebbe finita. È quello che è… alcuni possono dire quello che vogliono, io credo che quelle parole che ho detto non siano andate oltre al limite ma siccome non voglio multe non farò altri commenti

Nikola Jokic

Stizzito il commento post partita in cui Jokic, due volte MVP e Campione NBA in carica, prosegue così.

Sono andato oltre? Va bene, ma non è sempre così… un peccato, Chicago è la seconda comunità serba più grande. Erano venuti per vedermi

Nikola Jokic

La disparità di trattamento con altri giocatori: da questo sarebbe scaturito il nervosismo di Jokic, che non si è espresso né ha commesso gesto plateali. Secondo gli arbitri è andato al di là di quanto è concesso, anche se in NBA ad oggi, in generale, quella soglia sembra davvero molto bassa.

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