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NBA Draft 2024, i 5 nomi da tenere d’occhio

Il Draft di Bronny James (figlio di LeBron James) nasconde in realtà molte sorprese. Ecco i 5 nomi da tenere d’occhio

Il Draft NBA 2024, che si terrà il prossimo 27 giugno, passerà probabilmente alla storia come il Draft di Bronny James (il figlio di LeBron James).

A differenza dello scorso anno con Victor Wembanyama, non c’è ancora un nome che viene accostato alla prima chiamata assoluta e per questo molto dipenderà anche dall’andamento dei prossimi mesi. Non ci sono talenti cosiddetti “generazionali” all’orizzonte, ma questa classe Draft rischia di essere una delle più profonde della storia.

Alcuni nomi hanno già ampiamente superato i confini degli Stati Uniti – come quelli di Ron Holland o Matas Buzelis (compagni negli G League Ignite) – mentre diversi ragazzi sono ancora abbastanza colpevolmente sconosciuti.

Alexandre Sarr

  • Squadra attuale: Perth Wildcats
  • Posizione: Ala grande
  • Simile a: Evan Mobley

Il big man francese, classe 2005, è comparso sui radar degli scout NBA lo scorso settembre – dopo due partite giocate a Las Vegas proprio contro Buzelis e Holland – e da quel momento è rimasto in alto sul taccuino di tutti. Al contrario di molti altri giovani, ha deciso di giocare una stagione tra i professionisti prima di approdare in NBA, più precisamente nella National Basketball League australiana.

La struttura è davvero imponente (216cm d’altezza) e la mobilità che possiede fa paura accostata alle sue dimensioni. Grazie alle sue leve e agli ottimi istinti difensivi è già un grande difensore, soprattutto nel pitturato. Non è (ancora) un tiratore affidabile – visto il 29% da tre finora in NLB – e il fisico è ancora abbastanza esile, ma tutto il resto c’è e fa impressione per un ragazzo di appena 18 anni.

Il potenziale è notevole ed è probabile che sarà lui la prima scelta assoluta.

D.J. Wagner

  • Squadra attuale: Kentucky College
  • Posizione: Playmaker
  • Simile a: Tyrese Maxey

Semplicemente uno di quei giocatori odi et amo: sembra nato per giocare nella NBA di questo decennio e possiede uno spirito competitivo che di certo non si insegna a scuola, ma le sue quotazioni sono scese molto nell’ultimo anno a causa di diverse prestazioni sotto la media.

Sa giocare sia da guardia che da playmaker, 193 cm per 87 chilogrammi, con un’ottima visione di gioco abbinata ad un’esplosività impressionante. Devastante in campo aperto, è capace di chiudere in qualunque modo nei pressi del ferro grazie anche ai 7kg aggiunti alla carrozzeria nell’ultimo anno. Il rilascio è ottimo nonostante le basse percentuali finora: uno scarso 27% dalla distanza dopo le prime 7 partite al college.

Attualmente gioca nei Kentucky Wildcats, la stessa squadra di altri giovani interessantissimi come Rob Dillingham, Justin Edwards e Aaron Bradshaw (suo compagno anche ai tempi dell’High School). Nel classico “McDonalds All-American” – partita che si tiene ogni anno coi migliori prospetti americani – D.J. ha conquistato il premio di MVP della serata con una seconda parte di gara sublime.

Una Curiosità: il figlio di DaJuan Wagner potrebbe diventare il primo giocatore nella storia ad essere sia figlio che nipote di giocatori che hanno militato nella NBA (3 generazioni differenti).

Stephon Castle

  • Squadra attuale: UConn College
  • Posizione: Guardia
  • Simile a: Jaylen Brown/Donovan Mitchell

Un metro e 98 per 97 chilogrammi, giocatore con un fisico notevole per la sua altezza. Il freshman degli Huskies ha chiuso la sua seconda partita al college con 17 punti, 8 rimbalzi e 5 assist in soli 24 minuti sul parquet.

Una vera e propria ‘combo-guard’ (come piace tanto chiamarle in America) capace di essere determinante su entrambi i lati del campo. Ottimo penetratore grazie al suo atletismo, buon passatore e ottimo difensore perimetrale grazie alla sua forza fisica.

I dubbi rimangono sul suo tiro da fuori: dopo 4 partite al college siamo solamente ad 1 su 5 dalla distanza. Non tira molto da tre e preferisce affidarsi ai suoi mezzi fisici in penetrazione. Non dovrebbe comunque essere un problema vista la buona meccanica e le percentuali ai liberi (78%).

Ja’Kobe Walter

  • Squadra attuale: Baylor College
  • Posizione: Guardia
  • Simile a: Bradley Beal

Classe 2004, Ja’Kobe è uno dei pochi attaccanti puri di questo Draft. Il tiro in sospensione è meraviglioso e la tecnica rasenta la perfezione. Tira spesso anche da distanza NBA (la linea del tiro da tre al college è più vicina) e sa anche mettere palla a terra per chiudere in penetrazione.

Quel “Kobe” nel nome forse lo aiuta, ma il ragazzo sa giocare per davvero: ha chiuso con 28 punti in 34 minuti al suo debutto e sta tirando col 38% da tre dopo le sue prime 9 uscite al college.

Molti dubbi rimangono, invece, sulla sua capacità di creare gioco dal palleggio per sé e per i suoi compagni (solamente 10 assist in 9 partite).

Zaccharie Risacher

  • Squadra attuale: Bourg-en-Bresse
  • Posizione: Ala piccola
  • Simile a: Klay Thompson/Michael Porter Jr

Altro giovane ragazzo transalpino, classe 2005, che gioca tuttora nel campionato francese. Molto alto per la sua posizione (2.07 metri) è davvero micidiale in catch-and-shoot (62.5% da tre dopo 11 partite). La meccanica è ottima e il punto di rilascio è molto elevato, difficile da contrastare per i difensori. Nonostante l’altezza, non è di certo straripante atleticamente o in contropiede. E’ tutto sommato un buon difensore, ma eccelle nella metà campo offensiva.

Non ci sono incredibili margini di miglioramento come ci si aspetta di solito da un giocatore scelto nelle prime posizioni, ma potrebbe già essere un giocatore pronto per essere inserito in una squadra NBA.

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