Steve Kerr “disgustato” dopo i 18 tiri liberi di Nikola Jokic
Kerr ha espresso la sua frustrazione riguardo al numero di falli nelle partite della NBA di oggi
I Golden State Warriors nell’NBA Christmas Day hanno subito una sconfitta per 120-114 contro i Denver Nuggets e Steve Kerr si è lasciato andare in una sorta di sfogo riguardo a come la lega sta gestendo la difesa dopo che Nikola Jokic ha tirato 18 tiri liberi durante la partita.
Queste le parole del coach dei Golden State Warriors:
Ho un problema con il modo in cui stiamo escludendo la difesa dal gioco. Stiamo permettendo ai giocatori di imbrogliare il loro percorso fino alla linea del tiro libero. È una parata alla linea del tiro libero, ed è disgustoso da vedere
Steve Kerr
Kerr ha aggiunto che se fosse un tifoso, non si preoccuperebbe nemmeno di guardare il secondo tempo con tutti i fischi e i tiri liberi concessi. L’allenatore dei Warriors ha descritto la situazione come “disgustosa”, sottolineando come i Nuggets stessero solo “attirando gli arbitri a effettuare chiamate”
Se fossi un tifoso, non avrei voluto guardare il secondo tempo. Si trattava solo di attirare gli arbitri a effettuare chiamate, ma gli arbitri devono farle… i giocatori sono davvero intelligenti in questa lega. Negli ultimi dieci anni, sono diventati sempre più astuti. Noi l’abbiamo concesso ai giocatori e loro ne stanno approfittando appieno
Steve Kerr
Il gioco durante gli anni di Steve Kerr da giocatore era sicuramente più fisico e con il passare degli anni la lega ha tutelato sempre di più l’attaccante. Questo è innegabile. In definitiva, l’evoluzione del gioco e le modifiche nelle regole nel corso degli anni hanno plasmato una NBA che, se da un lato può garantire maggiore sicurezza e spettacolarità, dall’altro ha suscitato diverse opinioni e riflessioni tra giocatori, allenatori e appassionati.
L’innegabile cambiamento nel livello di fisicità richiesto nel gioco, evidenziato dalla prospettiva di Steve Kerr, solleva interrogativi sulla direzione futura del basket professionistico e sulla continua ricerca di un equilibrio tra competizione robusta e tutela degli atleti.