Victor Wembanyama può vincere il DPOY e fare la storia NBA

Victor Wembanyama è in corsa per il premio di DPOY. Può diventare il primo rookie nella storia della NBA a vincerlo?

Victor Wembanyama Anthony Davis

Il clamore mediatico che accompagna Victor Wembanyama da prima che entrasse in NBA è diventato davvero insostenibile e non fa altro che mettere costantemente in ombra un ragazzo che in realtà sta giocando una stagione stratosferica.

Nella metà campo offensiva sta migliorando a vista d’occhio dopo un primo periodo di assestamento (siamo a quota 32.4% da tre nell’ultimo mese), ma la cosa impressionante è che a pochi giorni dal suo 20esimo compleanno possiamo tranquillamente dire che il giocatore degli Spurs è già uno dei migliori difensori della NBA.

Nel mese di dicembre sta tenendo medie impressionanti di 4.1 stoppate e 1.2 rubate in soli 29 minuti sul parquet. Al momento il ragazzo nato a pochi km da Versailles è anche primo in NBA per stoppate a partita (3.2), sopra a Brook Lopez (2.9) e Chet Holmgren (2.7).

L’impatto che ha in difesa è impressionante e le immagini lo confermano. Solamente la sua presenza nei pressi del canestro costringe lo staff tecnico avversario a riformulare completamente gli schemi offensivi. Diversi giocatori – abituati alle misure degli altri atleti – hanno provato a tirargli in testa in questa prima parte di stagione e il risultato è stato sempre lo stesso: +1 nella voce ‘stoppate’ sul tabellino di Victor.

E’ praticamente impossibile tirare con Victor Wembanyama nelle vicinanze e la mobilità che possiede nonostante le dimensioni gli permette di essere un discreto avversario anche quando è costretto a difendere sul perimetro.

Per comprendere l’impatto che il gigante francese ha sulla difesa degli Spurs bastano due numeri: i punti subiti di media ogni 100 possessi con Wembanyama in campo e i punti subiti di media ogni 100 possessi senza Wembanyama in campo (Defensive Rating).

  • Con Wembanyama: 109.1 punti
  • Senza Wembanyama: 126.1 punti

I “126.1” si riferiscono alle 3 partite in cui Victor non ha mai messo piede in campo in questa stagione.

Per comprendere meglio la portata di questi numeri basta sapere che con Wembanyama in campo gli Spurs sono la seconda miglior difesa di tutta la NBA (dopo Minnesota, 108.1) e con Wembanyama in tribuna non sono solamente la peggior difesa di quest’anno, sono anche di gran lunga la peggior difesa nella storia della NBA.

Diciannove anni e un impatto difensivo sulla propria squadra che probabilmente non ha mai avuto nessuno nella storia.

Può vincere davvero il premio di Difensore dell’Anno?

Difficilmente il premio di DPOY viene consegnato a giocatori che non fanno parte di una delle migliori squadre difensive della Lega (San Antonio è 25esima su 30 per Defensive Rating), ma basta scavare leggermente più a fondo per capire l’impatto devastante del francese sul sistema difensivo degli Spurs.

Uno scarto così netto (17 punti di differenza con o senza di lui in campo) fa impressione e dovrebbe sicuramente essere tenuto in conto in sede di votazione. Se poi ci aggiungiamo le 3.2 stoppate e le 1.3 rubate di media ecco che la candidatura si fa sempre più solida.

Se dovesse arrivare a fine stagione con cifre simili sarebbe sicuramente uno dei principali candidati, soprattutto perché tutti i giocatori con numeri di squadra migliori dei suoi fanno parte di squadre molto più preparate rispetto a San Antonio.

Nessun rookie nella storia della NBA ha mai vinto il premio di Difensore dell’Anno e il più giovane di sempre a conquistarlo è stato Jaren Jackson Jr. a 23 anni; Victor ne ha ancora 19.

Indipendentemente dai premi che potrà o meno portare a casa alla fine dell’anno – tra cui il Rookie of the Year – la stagione di Victor Wembanyama sarà comunque una di quelle da ricordare.

Di seguito la lista dei giocatori in grado di chiudere la loro prima stagione in NBA con almeno 10 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate:

  • David Robinson (1989-90)
  • Shaquille O’Neal (1992-93)
  • Alonzo Mourning (1992-93)
  • Victor Wembanyama (stagione in corso)

Non male come compagnia. La cosa curiosa? Dopo appena due mesi di stagione Victor Wembanyama è a quota 37 triple segnate. Gli altri tre della lista sommati fanno 0.

The unicorn of the unicorns.

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