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Steph Curry critico: “I fischi? L’avrei fatto anche io”

Steph Curry descrive la situazione dei Golden State Warriors, dopo la sconfitta per 105-141 contro i Pelicans

Stephen Curry e i Golden State Warriors sono sempre più in crisi. GSW non riesce a vincere, ma non riesce nemmeno a fermare i propri avversari competendo. La sconfitta contro i New Orleans Pelicans per 141-105 è l’ennesima dimostrazione in questa stagione regolare che qualcosa non va per il verso giusto.

Curry segna 15 punti con 4|/13 al tiro, Klay Thompson ne aggiunge altri 13 e Jonathan Kuminga 12 e anche dal resto della squadra di coach Steve Kerr il rendimento non è al massimo, tanto che gli Warriors concedono ben 46 punti nel primo quarto, 32 nel terzo e 36 in quello finale.

Tra una partita e l’altra, tra una sessione video e l’altra parliamo di quale soluzione potremmo trovare, ma andiamo sempre nella direzione opposta. Non so cosa dire, non siamo abituati a questo tipo di ambiente

Stephen Curry

Anche i tifosi di Golden State, abituati ad anni senza dubbio migliori e ad una squadra ben più competitiva di questa versione, cominciano a fischiare (come fatto dai tifosi Bucks a Giannis e compagni) Curry e compagni, insoddisfatti di quello che vedono al Chase Center.

Fischierei anche io nella mia testa questa squadra, non stiamo dando ai nostri tifosi i motivi per festeggiare

Stephen Curry

GSW ha un record di 17 vittorie e 20 sconfitte mentre rimane sempre alla 12° posizione della Western Conference aspettando anche il rientro definitivo di Draymond Green.

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