Chauncey Billups espulso: “È una situazione frustrante”
Finale ricco di emozioni quello tra Blazers e Thunder: Chauncey Billups espulso dopo la mancata concessione di un time out
I Portland Trail Blazers hanno annunciato l’intenzione di presentare un reclamo presso la NBA in seguito alla frustrante sconfitta per 111-109 contro gli Oklahoma City Thunder.
I Blazers sostengono che l’allenatore Chauncey Billups – con la sua squadra in vantaggio per 109-108 a 16 secondi dalla fine – stesse chiaramente chiamando un timeout prima del doppio palleggio fischio a Malcolm Brogdon.
Il mancato time out ha successivamente portato all’espulsione di Billups, il quale, nel post partita ha commentato così il finale contro i Thunder:
Avevamo dei timeout. Di solito, gli arbitri sono preparati per quella situazione, quella specifica situazione. Mi trovavo a metà campo, cercando di chiamare un timeout. È frustrante. I miei giocatori hanno dato il massimo. È una situazione frustrante
Chauncey Billups
La risposta di Bill Kennedy, capo degli arbitri, non ha tardato ad arrivare e durante un’intervista a un pool di report ha spiegato che a Billups non è stato concesso il timeout perché l’arbitro era concentrato sul gioco di fronte a lui, rendendo difficile sentire e vedere la richiesta di Billups.
L’arbitro in posizione centrale stava dirigendo la doppia marcatura proprio davanti a lui, rendendo difficile udire e vedere un allenatore richiedere un timeout dietro di lui… ha correttamente chiamato il doppio palleggio e successivamente, sono stati comminati i falli tecnici
Bill Kennedy
Un team NBA ha 48 ore per presentare un reclamo all’ufficio della lega e cinque giorni per fornire prove dell’azione contestata. Successivamente, l’ufficio della lega ha altri cinque giorni per prendere una decisione. La presentazione di un reclamo comporta una tassa di 10.000 dollari, rimborsata in caso di successo.
La NBA ha mai accolto un reclamo?
La NBA ha raramente accolto reclami nella sua storia, solo sei volte secondo le ricerche di ESPN Stats and Information. L’ultimo caso risale al 19 dicembre 2007, quando al centro dei Miami Heat, Shaquille O’Neal, fu erroneamente accusato di aver commesso sei falli invece di cinque. La partita fu ripresa l’8 marzo 2008, ma nessuna delle due squadre segnò nei 51.9 secondi riproposti dall’overtime. Gli Hawks vinsero 114-111. Prima che la partita fosse ripresa, O’Neal era stato scambiato con i Phoenix Suns.