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È giusto considerare Derrick White un All-Star?

Alla sua sesta stagione in NBA, Derrick White sta giocando la sua miglior pallacanestro in carriera con la canotta dei Boston Celtics

La stagione di Derrick White non andrebbe giudicata solamente attraverso l’analisi di mere statistiche individuali, dato che queste non rendono pienamente giustizia all’annata superlativa che sta vivendo il numero 9 dei Celtics.

Quest’anno infatti, il 29enne nativo del Colorado si è guadagnato definitivamente un posto nello starting five della squadra allenata da Joe Mazzulla, con 43 partite giocate da titolare, 34 delle quali sono terminate in favore dei biancoverdi, in 32′ di media in campo.

I numeri di Derrick White

Al momento, Boston si trova al primo posto della Eastern Conference con il miglior record della Lega (36 vittorie al netto di 11 sconfitte), e Derrick White sta viaggiando a 15.6 punti, 4.7 assist, 4 rimbalzi, 1.2 stoppate e 1 palla rubata di media a partita.

Tuttavia, tali numeri sono alquanto riduttivi rispetto alla stagione storica che sta disputando l’ex Spurs, che è ad un passo dell’entrare di diritto nel famigerato club dei 50-40-90, grazie alle sue percentuali dal campo che recitano il 45.6% di tiri realizzati dal campo, il 39.6% di tiri segnati dalla linea dei 3 punti e l’89.1% di tiri liberi trasformati.

Si tende troppe volte a sottovalutare l’importanza di Derrick, anche se in pochi sono a conoscenza del fatto che guidi l’NBA in una particolare statistica avanzata: il Net Rating individuale, ossia il contributo effettivo che un cestista fornisce quando scende in campo, pari a 12.8; questo si basa sulla differenza tra Offensive e Defensive Rating individuale, ma non va confuso col Plus/Minus, che invece è di 8.7 e calcola il rendimento di un giocatore mediante il rapporto tra i canestri segnati e quelli subiti dalla propria squadra, durante la sua permanenza sul parquet, che comunque rimane il più alto tra i suoi compagni.

La critica mossa da JJ Redick

Un paio di mesi fa, il podcaster e sports analyst J.J. Redick si era espresso riguardo alla possibilità di considerare a tutti gli effetti la guardia biancoverde un vero e proprio All-Star, discutendone in merito nel suo celebre podcast “The Old Man and The Three“.

A fine ottobre, l’opinionista si era detto scioccato a causa dell’assenza dello stesso White dalla lista dei 100 migliori giocatori della NBA nel 2023/24 rilasciata da ESPN.

L’impatto che lo statunitense garantisce in entrambe le metà campo ad ogni allacciata di scarpa lo rende un elemento imprescindibile per la franchigia del Massachusetts, oltre al fatto che il classe 1994 stia anche performando al massimo in carriera in quasi tutte le principali voci statistiche.

La 29° scelta al Draft del 2017 assicura quindi grande applicazione difensiva e un discreto contributo in attacco, oltre ad avere un’ottima capacità di playmaking e una conoscenza assoluta del gioco. Dunque, nel pieno della sua maturità cestistica, Derrick White si meriterebbe di diritto un posto all’NBA All Star Game 2024 che si terrà a Indianapolis.

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