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Snobbati NBA All-Star Game 2024: chi sostituirà Embiid e Randle?

Sabonis, Fox e Young sono solo alcune delle esclusioni eccellenti che hanno fatto più discutere in merito alle convocazioni per l’NBA All-Star Game 2024

Data l’enorme quantità di talento presente attualmente all’interno dell’NBA, è complicato decretare all’unanimità quali giocatori meritano una convocazione per l‘NBA All Star Game rispetto ad altri. Nel corso degli anni infatti, la Lega ha cercato di definire in modo informale i criteri secondo i quali un cestista può rientrare o meno all’interno della lista dei convocati per la partita delle stelle.

Solitamente, tali parametri prevedono che un dato atleta metta insieme delle statistiche significative durante la prima parte di stagione, che militi in una squadra tendente al vertice di una delle due Conference, ma anche che il soggetto in questione sia un elemento imprescindibile, quindi impattante, per la propria franchigia, a livello di rendimento in campo in attacco e in difesa.

Vediamo insieme quali sono i giocatori meritevoli di un posto nel roster stellato che, però, non prenderanno parte alla partita di domenica 18 febbraio alle 02.00.

Nella Western Conference, almeno uno dei due componenti della coppia dei Kings, formata da Domantas Sabonis e De’Aaron Fox, avrebbe sicuramente meritato un posto.

In questa stagione, il lituano sta viaggiando a 19.9 punti, 13.0 rimbalzi e 8.0 assist di media a partita, col 61.9% di tiri realizzati dal campo; inoltre, il lungo ha realizzato anche 29 doppie doppie consecutive tra dicembre e febbraio e si trova al massimo in carriera in quasi tutte le principali voci statistiche.

Il classe 1996 sta trascinando Sacramento al 5° posto in classifica ad ovest, con un record di 29 vittorie e 19 sconfitte, assieme al playmaker numero 5, che invece sta girando a 27.5 punti, 4.0 rimbalzi, 5.4 assist e 1.8 palle rubate di media a partita; questi numeri per giunta, collocano al momento lo statunitense nella top 10 della lista dei migliori marcatori dell’NBA.

Nella Eastern Conference, quello di Trae Young è il profilo più indicato da menzionare tra gli esclusi più illustri che non prenderanno parte alla partita dell’All Star Game.

Quest’anno, la stella degli Hawks può vantare 27.3 punti, 2.8 rimbalzi, 10.9 assist e 1.5 palle rubate di media a partita. Si tratta dunque del secondo miglior passatore dell’NBA, statistiche alla mano, oltre che del decimo nella lista dei migliori marcatori della Lega. Al momento, Atlanta si trova in zona Play-In, ma nonostante ciò Young sta vivendo un’annata a tratti storica sotto tanti punti di vista, tra record infranti e prestazioni fenomenali.

Considerazioni finali

Ci sarebbero ancora tanti altri nomi da citare tra gli esclusi, come Gobert, Irving, Markkanen, James Harden e Sengun a ovest e Butler, Siakam, DeRozan e Bridges a est; tra questi ultimi però, compreso il sopracitato Trae, ci saranno i sostituti di Julius Randle e Joel Embiid, dato che entrambi i due lunghi salteranno la partita delle stelle in quanto infortunati.

In conclusione, a parer mio la problematica principale risiede nelle modalità mediante le quali vengono scelti i vari giocatori, dato che le stesse possono variare in base a determinate circostanze, come lo status di un certo cestista e di conseguenza la sua appetibilità mediatica, oppure se la franchigia in cui gioca è più o meno competitiva nel breve e lungo periodo.

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