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Perkins: “Per risollevare l’All-Star Game serve un premio in denaro”

Kendrick Perkins critica l’All-Star Game e i giocatori proponendo una soluzione per alzare di nuovo la competitività della partita delle Stelle

Quante critiche ha ricevuto l’All-Star Weekend. Lo Slam Dunk Contest è stato uno dei peggiori degli ultimi anni, per non parlare di un All-Star Game in cui si è visto di tutto tranne che lo spettacolo che dovrebbe essere alla base degli eventi di questo weekend speciale per la NBA e il suo pubblico.

Perché è stato criticato così tanto l’All-Star Game? 211 punti segnati dalla Eastern Conference sono un record assoluto, 168 triple, 58% di tutti i tiri tentati e solo 4 falli nel corso dei 48 minuti che resteranno impressi nella storia purtroppo in negativo nella memoria collettiva, e soprattutto in quella di un polemico Adam Silver. Sono solo alcuni numeri, ma anche indizi del fatto che forse sarebbe ora di pensare ad un cambio per dare nuova linfa ad una partita che ha perso qualsiasi forma di competitività.

Essere un All-Star è un onore, non è una pausa. L’unico modo per far tornare la Gara delle Stelle competitiva come una volta è mettere in palio una quantità significativa di soldi

Kendrick Perkins

Questa l’idea dell’analista di ESPN che pensa al premio che la lega ha messo in palio per i finalisti della NBA Cup, vinta nella sua prima edizione nel novembre scorso dai Lakers. 500mila dollari per chi ogni giocatore della squadra che vince, gli altri partecipanti ricevono 200mila: un’idea interessante, ma basterebbe per rialzare anche l’interesse dei tifosi verso un evento che sta perdendo sempre più appeal?

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