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A che punto sono i Milwaukee Bucks?

Lillard e Antetokounmpo stanno trascinando i Bucks verso il secondo posto ad Est; sono pronti per il Titolo NBA?

I Milwaukee Bucks sono attualmente terzi in classifica ad Est, con una vittoria di distacco dalla seconda posizione occupata dai Cleveland Cavaliers e un primo posto che sembra ormai consolidato dai Boston Celtics, che finora non hanno mostrato segni di cedimento o inferiorità rispetto a qualsiasi squadra della Lega.

I Bucks, invece, seppur con un record di 38 vittorie e 21 sconfitte, hanno dimostrato di non essere così “completi” come si potrebbe pensare guardando esclusivamente la classifica. Infatti, ci sono alcune statistiche e numeri che fanno intravedere dei problemi che potrebbero emergere durante i Playoff NBA.

I Problemi difensivi

In primo luogo, i Bucks hanno la nona peggior difesa della lega, concedendo quasi 118 punti a partita. Questo perché, con le trade estive, Milwaukee ha subito perdite significative in difesa: Jrue Holiday era il principale difensore della squadra (uno dei migliori difensori della lega); Grayson Allen forniva una discreta difesa sul perimetro. Queste assenze non sono state colmate, lasciando di fatto tutto il peso della difesa a Giannis e a Brook Lopez, che è lontano dal livello della stagione scorsa quando era candidato alla vittoria del premio Defensive Player Of The Year.

Punti dalla panchina

Un’altra statistica importante riguarda i punti dalla panchina: se è stata una scelta strategica puntare maggiormente sull’attacco rispetto alla difesa, ci si aspetterebbe un contributo significativo da parte di tutto il roster. Tuttavia, finora i Bucks hanno una media di soli 32.5 punti a partita dalla panchina, piazzandosi anche in questo al nono posto di questa speciale classifica. Questi dettagli sono quelli che di solito fanno la differenza durante i playoff, dove il livello delle difese si alza sempre di più. Con la panchina che fatica a segnare, ciò comporterebbe inevitabilmente la necessità di richiedere prestazioni perfette fin dai primi turni da parte del duo Lillard-Antetokounmpo.

L’importanza di Lillard

La presenza di Damian Lillard in campo sembra essere il punto fondamentale per portare la squadra a vincere più partite possibili; i numeri in sua assenza sono chiari: 5 sconfitte su altrettante partite saltate, con una media di punti segnati dalla squadra di 109.6 rispetto ai 122 quando Lillard è in campo. Questa differenza evidenzia la difficoltà della squadra nel segnare con continuità e senza il suo playmaker principale non riesce proprio a vincere.

L’arrivo di Doc Rivers

Inoltre, con l’arrivo di Doc Rivers, non è stata riscontrata la svolta tanto attesa: otto vittorie accompagnate da altrettante sconfitte. Tra queste, tre sconfitte sono arrivate contro squadre che non stanno vivendo una stagione eccezionale, ossia Portland, Memphis e Utah. Inoltre, c’è stata una sconfitta contro i Miami Heat, privi di Butler e Rozier, con un divario di ben 26 punti.

Potremmo vincere il titolo quest’anno? Non lo so, ma quando sarà il momento, penso che potrò risponderti di si. Giannis è un vero guerriero, da tutto in campo. Non vedevo un giocatore del genere da Kevin Garnett

Doc Rivers

Mentre ci avviciniamo al culmine della stagione e alla tanto attesa corsa ai Playoff NBA, i Milwaukee Bucks si trovano di fronte a sfide e opportunità senza precedenti. Sebbene ci siano stati alti e bassi durante il percorso, l’ottimismo è tangibile. Ora, più che mai, è tempo di scendere in campo e lasciare il segno.

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