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Brandon Ingram pragmatico: “Una vittoria è una vittoria”

Brandon Ingram commenta in maniera schietta la quasi rimonta subita dai 76ers, sotto di 35 punti alla fine del primo tempo contro i New Orleans Pelicans

Poteva assumere tinte tragicomiche per i New Orleans Pelicans il finale di partita contro i Philadelphia 76ers, che in due quarti hanno quasi ricucito uno svantaggio di 35 punti, mettendo in seria discussione la vittoria di Williamson e compagni.

Brandon Ingram non sembra tuttavia essere particolarmente allarmato dalla quasi rimonta subita e in maniera pragmatica dà la sua personale chiosa dell’accaduto.

Una vittoria è una vittoria e alla fine della partita abbiamo trovato il modo di farcela. Questo è tutto ciò che conta

Brandon Ingram

Finisce 103 a 95 lo scontro tra Pelicans e 76ers. Una partita dai due volti che ha visto nei primi due quarti un dominio assoluto della compagine di New Orleans, che è andato poi sgretolandosi nel secondo tempo sotto i colpi di una Philadelphia mutilata dalle assenze delle sue stelle, stanotte priva sia di Joel Embiid che di Tyrese Maxey, ma mai doma.

Zion Williamson alza la voce e con una doppia doppia da 23 punti e 12 rimbalzi, condita da 3 stoppate che mettono il punto esclamativo sul suo apporto difensivo nei pressi del ferro. In una giornata grigia per CJ McCollum è Brandon Ingram a prendere le redini della fase d’attacco di New Orleans, con una prestazione non altisonante nei numeri bensì nell’efficienza. Per lui a fine serata sono 17 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, con un 60% dal campo, meglio di lui solo Marshall con l’88%.

Oltre a regalare costantemente giocate di classe, Ingram sta elevando il suo gioco nel corso delle ultime stagioni sia sotto il profilo della produttività sia sotto quello della completezza. Si notano i miglioramenti nel playmaking, che aiuta notevolmente la squadra quando i costruttori abituali non riescono ad entrare nella partita, e nella shot selection, non più selvaggia ed emotiva come un tempo ma ragionata e, quando necessario, ridotta intelligentemente all’essenziale.

Nelle ultime tre partite, ad esempio, Ingram è costantemente sopra il 60% dal campo, anche in situazioni in cui il suo volume di tiro si alza sensibilmente, vedasi la partita contro gli Indiana Pacers del 02/03 in cui ha tirato 13/21.

Per Philadelphia la situazione non è delle più rosee. In assenza delle sue stelle, la squadra prova resistere e a ribaltare con il gioco e la voglia un finale già scritto, purtroppo però il divario tecnico non gli permette di ricucire completamente lo strappo. Per i 76ers è la terza sconfitta di fila e la classifica della Eastern conference li vede scendere al settimo posto in zona play-in. Coach Nurse dovrà stringere i denti in attesa del ritorno quantomeno di Tyrese Maxey, per evitare un amaro finale di stagione lontano dai play-off.

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