La corsa ai Playoff NBA prosegue: cosa prevede la SoS
Ancora una volta usiamo la Strenght of Schedule per un’analisi dettaglia della corsa ai Playoff NBA
In un articolo di circa un mese fa, avevamo provato a costruire delle aspettative sulla classifica al termine della Regular Season utilizzando la Strenght of Schedule, i cui valori aggiornati si possono trovare qui.
In quel momento la quasi totalità delle squadre aveva disputato 50 partite e si era nel mezzo della pausa dell’All Star Game. Oggi ci ritroviamo ad un mese circa dal termine della Regular Season e a quasi metà delle squadre restano da disputare 17 incontri.
Da notare che, stando alla SoS, il calendario più facile per la restante parte di stagione è quello dei Boston Celtics: una squadra che non ne avrebbe uno strettissimo bisogno.
Questo il quadro della Eastern Conference:
E qui quello della Western Conference:
Rispetto alla simulazione del mese scorso ad Est i Milwaukee Bucks recuperano ben 2 posizioni, beneficiando del record 6-0 post ASG, ma soprattutto i Magic fanno un balzo in avanti, specialmente a scapito dei Philadelphia 76ers che post-infortunio di Joel Embiid hanno sicuramente perso (momentaneamente?) l’aura di contender che si erano guadagnati nella prima parte di stagione.
Phila accederebbe comunque al play-in, da cui presumibilmente dovrebbe riuscire ad emergere insieme agli stabili Miami Heat. Da notare che 3 delle 4 partecipanti al play-in sarebbe le stesse del 22-23, con i soli Raptors a non comparire.
Nella Western i primi 5 posti risultano immutati rispetto alla prima simulazione fatta, con lo switch al vertice tra OKC e Denver. I Dallas Mavericks trascinati dalle mosse alla deadline si piazzano all’ultimo posto per la qualificazione diretta ai playoff a spese dei Sacramento Kings.
Il play-in dell’Ovest sarebbe uno spettacolo senza pari: vi parteciperebbero i Suns di Kevin Durant, i Lakers di LeBron James, i già citati Kings della coppia Fox/Sabonis e i Golden State Warriors: vista la qualità altissima di questa conference è lecito aspettarsi comunque un Play-In di livello assoluto.
Per il momento quindi il metodo di previsione basato sulla difficoltà della restante parte di Regular Season sembra dimostrarsi affidabile: vedremo alla fine dei giochi se si manterrà tale