Le stelle che non vinceranno un NBA Award a fine stagione
La nuova regola che esclude i giocatori con meno di 65 partite dagli NBA Awards ha già tolto nomi illustri dai papabili vincitori di questa stagione
Ha fatto parecchio discutere l’introduzione della nuova discriminante per l’assegnazione dei premi di fine stagione, con la NBA che ha stabilito un numero minimo di partite, anche per evitare load-management da parte di molte star in alcuni momenti della stagione. Tra infortuni e altro, sono già molti gli esclusi di primissimo livello ai quali si aggiungeranno sicuramente altri nomi illustri.
Joel Embiid
Non si può non partire dal detentore dell’ultimo titolo di Mvp della regular season Joel Embiid. Il lungo dei 76ers è stato protagonista di un inizio di stagione con numeri da capogiro, anche superiori a quelli della passata stagione. 35.3 punti e 11.3 rimbalzi di media nelle 34 gare giocate in questa stagione, compresa la storica prestazione contro San Antonio da 70 punti. L’infortunio al menisco e i vari problemi fisici lo hanno escluso però definitivamente dai premi stagionali: niente back-to-back per l’Mvp in carica.
Kyrie Irving
Non ci sarà neanche Kyrie Irving tra i premiati di fine stagione. L’otto volte All-Star, campione NBA e tre volte nell’All-NBA Team, quest’anno ha dovuto fare i conti con un serio problema al tallone che lo ha escluso a lungo dalle gare dei suoi Mavs. Reduce da una serie di ottime prestazioni, compreso il tiro della vittoria nella gara di ieri contro i Nuggets, Irving non potrà essere premiato.
Jimmy Butler
Dopo la cavalcata della passata stagione che ha portato i suoi Miami Heat fino alle Finals, Jimmy Butler è stato lontano dal parquet per diverso tempo a causa di problemi fisici. La stella degli Heat sta provando a tornare agli incredibili livelli visti nella seconda parte della scorsa stagione per aiutare la sua squadra a centrare un posto nei playoff.
Donovan Mitchell
Se i Cleveland Cavaliers si trovano al terzo posto nella Eastern Conference è anche, o meglio, soprattutto merito di Donovan Mitchell, protagonista di un’ottima stagione. Oltre i 27 punti di media, Mitchell è stato convocato quest’anno per la quinta volta in carriera per l’All-Star Game ma il problema al ginocchio sinistro ha costretto l’ex Utah Jazz a stare lontano dal campo per diverso tempo, superando già il numero massimo di 17 assenze stagionali.
Julius Randle
Convocato per l’All-Star Game di Indiana ma poi sostituito perché infortunato, Julius Randle non sarà tra i candidati per ricevere un riconoscimento. Il problema alla spalla ha costretto il giocatore dei Knicks a saltare più di 20 partite in quest’anno cominciato alla grande (24 punti e 9.2 rimbalzi di media) e certificato comunque dalla terza chiamata in carriera per la partita delle stelle.
Giocatori a rischio
Chi rischia di finire in questa lunga lista di nomi è Tyrese Haliburton, il miglior assist-man di tutta la lega con 11.2 assist di media. La stella dei Pacers, fuori 13 volte quest’anno, è a quattro gare dal limite di assenze per essere tra i candidati. Non raggiungerà quasi sicuramente le 65 gare Trae Young, ancora alle prese con l’infortunio al mignolo. A rischio anche Alperen Sengun, uno dei candidati a vincere il Most Improved Player: la stella dei Rockets, fuori per il resto della stagione, ha giocato 63 partite. Tuttavia il regolamento Nba potrebbe essere flessibile in situazioni simili e valuterà anche la situazione del giocatore turco. Particolare anche il caso di Jamal Murray che può ancora raggiungere le 65 partite stagionali, ma verrebbe probabilmente escluso per non aver giocato spesso i 20 minuti richiesti per “validare” la presenza.
Altri assenti illustri
Tra i premiati di fine anno non ci saranno neanche due dei giocatori più elettrizzanti del mondo Nba: Lamelo Ball, fuori per oltre 40 partite per un problema alla caviglia, e Ja Morant, attesissimo dopo aver scontato la squalifica ma con appena 9 presenze in stagione a causa del grave problema alla spalla.
Niente premi neanche per il due volte All-Star Zach Lavine, fuori per più di metà stagione per un infortunio al piede. Stesso discorso per il tre volte All-Star Bradley Beal, assente a lungo prima di debuttare con la maglia dei Phoenix Suns, e per Marcus Smart, difensore dell’anno nel 2022. A chiudere questa lista anche Kristaps Porzingis, Darius Garland, Khris Middleton e Og Anunoby.