LeBron James: “Ecco come si difende il post splits dei GSW”
LeBron James, durante una puntata di Mind the Game, ha spiegato come si difende contro il post splits dei Golden State Warriors
Durante la seconda puntata di Mind the Game, il nuovissimo podcast condotto da LeBron James e JJ Redick, tra i vari argomenti di discussione riguardanti l’analisi del gioco della pallacanestro, i protagonisti del programma hanno trattato ampiamente mediante una lunga analisi dettagliata, il modo attraverso il quale difendere il post splits dei Golden State Warriors.
Per quanto riguarda il suddetto movimento, s’intende praticamente quando un’azione viene innescata dall’entrata della palla nel post basso. Il giocatore che effettua il passaggio dentro infatti, sceglierà immediatamente il compagno prossimo più vicino a lui. Essi poi, si separeranno successivamente l’uno dall’altro da questa azione, creando dello spazio da occupare.
Quando Draymond Green riceve la palla in post, la prima cosa che devi fare è seguire i suoi occhi. Non puoi seguire la palla perché lui è abile a stare spalle a canestro. Devi seguire i suoi occhi, perché se segui la palla poi, con la mano ti passerà sotto le braccia per subire fallo
LeBron James
Come si può intuire dalle parole di LeBron James, all’interno del sistema Warriors, il motore della squadra è l’Orso Ballerino, il quale funge sia da ancora difensiva che da vero e proprio playmaker di squadra, come nel caso sopracitato. Dunque, il suo apporto in campo è fondamentale per la riuscita effettiva dello schema proposto inizialmente da Steve Kerr.
La seconda cosa che devi fare è mettere il corpo nel modo giusto e lasciare un po’ di spazio. Non puoi nemmeno arrivare in ritardo perché Curry e Thompson sono bravissimi nel back door, per questo chi li marca deve sempre stare al loro fianco e seguirli fino in fondo
LeBron James
Il numero 23 gialloviola continua il suo discorso facendo riferimento agli Splash Brothers, i quali ricoprono la funzione decisiva di finalizzatori, in quanto la loro presenza sul parquet è orientata principalmente a concludere lo schema con un canestro, sfruttando l’ampiezza del campo rispetto alla linea dei 3 punti e le continue penetrazioni dal lato debole verso il ferro.
I giocatori più importanti sono i due che si trovano nel lato debole. Quando hanno certi tiratori infatti, è molto difficile difenderli, ma 9 volte su 10 quando li affrontavamo in una finale, a volte potevano essere McGee, Iguodala, Bogut, Livingston e Barnes. Dopodiché, tutto è andato in tilt non appena è arrivato Kevin Durant. Era impossibile difendere perché non potevi aiutare dal lato debole, in quanto essendo Green dotato di un ottimo IQ cestistico, se aiutavi in raddoppio, lui riusciva a trovare immediatamente il compagno libero
LeBron James
In conclusione, King James dichiara in maniera esplicita che dall’arrivo di Kevin Durant, il meccanismo di gioco portato in auge da Golden State è diventato totalmente immarcabile, anche per la presenza di numerosi interpreti di livello. Tra il 2015 e il 2018, i Cavs di LeBron e gli Warriors si sono affrontati per ben 4 volte di fila alle NBA Finals.