Step Back, 5 note dalla settimana NBA: episodio 2
Secondo episodio della nuova rubrica Dunkest: questa volta parleremo di Splash Brothers, LaMelo Ball, Jalen Brunson, Kevin Love e Khris Middleton
Stefano Salerno ha selezionato per noi cinque spunti sulla settimana NBA appena trascorsa.
Dopo un timeout, nessuno fa canestro come gli Splash Brothers
La cura dei dettagli in NBA fa la differenza: lo sanno gli Warriors che nell’ultimo decennio hanno magnificato il lavoro dopo i timeout, come dimostra la classifica dei più produttivi da situazione ATO. Primo Steph e secondo Klay: brothers anche in questo.
La stagione di LaMelo Ball non è mai iniziata
In NBA da 4 anni, con grande potenziale, ma ancora lontano dall’essere quel talento capace di incidere con continuità: colpa degli infortuni – 58 gare giocate nelle ultime due regular season – ma i punti interrogativi attorno a LaMelo Ball continuano ad aumentare.
I 61 punti di Brunson sono arrivati senza tiri liberi
La seconda miglior prestazione all-time per un giocatore dei Knicks realizzata da Jalen Brunson è arrivata tentando meno di 10 liberi – c’erano riusciti soltanto Steph Curry e Rick Barry nella storia NBA. Con un paio di viaggi in lunetta in più avrebbe superato anche Melo, peccato.
A Miami mancano le triple di Kevin Love
Senza l’infortunato Kevin Love, Miami va alla ricerca di un lungo in grado di fare canestro dall’arco, ma Thomas Bryant non ha confermato quanto di buono fatto vedere nella bolla di Orlando nel 2020: il suo 3/18 da tre punti non preoccupa le difese avversarie.
Il midrange di Middleton cambia l’attacco dei Bucks
In un attacco che può contare su Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard, serviva qualcuno che creasse un’opzione in più in una zona inesplorata a livello NBA: il midrange. La risposta è il 57% abbondante di Khris Middleton, un affare per i Bucks.