La NBA e il Live-betting: la preoccupazione aumenta
I giocatori denunciano comportamenti eccessivi sempre più frequenti dei tifosi, in relazione proprio al live-betting
La NBA e il mondo delle scommesse hanno una relazione travagliata: il famoso scandalo Donaghy, su cui persino Netflix ha realizzato un documentario, è il caso più famoso, ma non il solo, in cui si è palesato un collegamento malsano.
È notizia di pochi giorni fa l’apertura di un’indagine della Lega su Jontay Porter, fratello del ben più famoso Michael, riguardo ad alcune sue recenti partite, collegate secondo gli inquirenti a vincite molte strane sul sito Draftkings.com.
Proprio l’ala dei Nuggets, mentre rispondeva a domande legate al caso del fratello, ha esternato le sue opinioni circa la sempre più pesante e pressante influenza che le scommesse stanno avendo sulla realtà del campo.
Negli ultimi anni si sente il pubblico urlarti chi hanno bisogno che segni o non segni. Ogni sera deludi qualcuno: lo fai se segni troppo o troppo poco. (…). Penso sia un’abitudine molto pericolosa
Michale Porter Jr.
La NBA d’altronde sta capitalisticamente cavalcando la cosa, alla ricerca di nuovi modi per allargare il proprio business: è da poco attiva su League Pass la funzione di live-betting, per ulteriormente facilitare ai fan la possibilità di scommettere sulle partite.
Anche nelle arene, sentire i fan che urlano ai ragazzi per le loro scommesse è irreale. È un problema
PJ Tucker
Le scommesse possono riguardare qualsiasi aspetto del gioco: under/over su rimbalzi, stoppate, minuti giocati, rubate etc… Ogni voce statistica è potenziale oggetto di scommessa: questo si può tradurre in maggior coinvolgimento dei fan, ma ha anche risvolti molto oscuri, soprattutto sul rapporto tra il tifoso e i soldi.
Ricevi messaggi. Lo senti a bordo campo… le persone scommettono ogni giorno su cose stupide
Jordan Nwora
Quando si parla di soldi, persi soprattutto, la lucidità mentale può venir meno: il coach dei Cavs, J.B. Bickerstaff ha denunciato di aver ricevuto minacce verso di se e la propria famiglia da alcuni scommettitori e anche i giocatori dicono che sempre di più i comportamenti offensivi ed eccessivi dei fan nei loro confronti ( nelle arene ma anche sui social) sono legati a scommesse sportive.
Per metà del mondo, sto solo aiutando loro a fare soldi su DraftKings o qualcos’altro. Sono solo un’arma pubblicitaria
Tyrese Haliburton
Il live-betting è senza dubbio un arma molto potente per accrescere l’interesse dei fan, specialmente di quelli occasionali e di primo pelo, verso la NBA, ma il rovescio della medaglia sta cominciando ad incidere in maniera piuttosto preoccupante.
La NBA nei prossimi anni, forse mesi, è chiamata a riflettere sulle conseguenze “reali” che le scommesse “virtuali”, sempre più accessibili e sempre più ramificate, potranno avere su tutti i soggetti coinvolti, siano essi tifosi, giocatori e dirigenti.